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Sepang - Comunque la si veda, anche chi è convinto che Enea Bastianini avrebbe vinto “facilmente”, dovrebbe riconoscere i meriti di Francesco Bagnaia. È un pilota fortissimo, molto veloce, in grado di gestire come pochi una pressione enorme. Insomma, se titolo sarà, sarà più che meritato. Su questo non ci dovrebbero essere dubbi. Temo, però, che non sarà così, anche se Pecco ha ottenuto a Sepang il suo settimo (settimo!) successo stagionale.
“È stata una gara molto dura. Ieri avevamo dimostrato di avere un ottimo passo, sapevo che sarebbe stato veramente importante fare una buona partenza, ed è venuta ancora meglio di quanto mi aspettassi: avevo ipotizzato di essere quinto alla fine del primo giro, invece alla prima curva ero già secondo. Ho cercato di seguire Martin, ma in quel momento stava forzando veramente tanto sulle gomme e io non riuscivo a stare con lui: sapevo che per me avrebbe potuto essere un’arma a doppio taglio e che avrei potuto faticare. Ho cercato di gestire la situazione e quando lui è caduto ho cercato di gestire ancora di più, perché eravamo tutti al limite con la gomma anteriore. Il momento più difficile è stato quando Enea mi ha passato: mi aspettavo che avesse più trazione, che riuscisse ad andare via. Quando ho visto che anche lui era nella mia stessa situazione, ho cercato di stargli più vicino possibile per poi ripassarlo in frenata, dove oggi ero veramente forte”.
Ti aspettavi una resistenza meno tenace da parte di Bastianini?
“Bisogna analizzare la parola “team order”, ordini di scuderia: di questa cosa si può parlare con Jack, non con Enea. Alla fine è sempre un avversario, un pilota che punta a vincere: immaginavo che sarebbe stato così. Forse, solo Miller oggi avrebbe aspettato, ma anche lui, se avesse avuto la possibilità, avrebbe provato a vincere. Con il senno di poi, è sempre giusto che ci sia una sfida così, ti porta a spingere di più: magari, se Bastianini fosse stato tranquillo a mezzo secondo tutta la gara, sarebbe arrivato Quartararo. È sempre giusto usare la pressione per spingersi un po’ oltre”
Adesso si va a Valencia con quale stato d’animo?
“In questo momento mi sento felice, poi, probabilmente la domenica di Valencia sarò più nervoso e agitato. Oggi possiamo dire di aver fatto un ottimo lavoro, considerando anche da dove siamo partiti in questo fine settimana. Sono veramente soddisfatto: diversi mesi dopo i test di febbraio a Sepang, abbiamo fatto grandi passi in avanti. Da -91 dopo il Sachsenring, arrivare a +23 qui è qualcosa del quale bisogna essere contenti in vista di Valencia”
Oggi prima della gara eri nervoso?
“In gara no, sono stato abbastanza tranquillo, perché ero concentrato. Prima del GP ero un po’ teso, credo sia normale, ma quando poi si spegne il semaforo pensi a stare sul pezzo”
Come sarà il prossimo anno con Bastianini, in Ducati dicono che non vogliono casi come quello tra Dovizioso e Iannone?
“Può sempre succedere un incidente come quello del 2016 in Argentina, poteva accadere anche con Miller in diverse occasioni: è giusto che i piloti si sentano liberi di fare il massimo, in questa squadra non c’è mai stato un pilota numero uno. Enea punterà a vincere tutte le gare, sarò un bello stimolo per provare a batterlo sempre”
Sai che avete fatto uscire per ben due volte Dall’Igna dal box?
“Non lo sapevo. Come al solito, io ho fatto il mio, non ho chiesto nulla”
A Valencia basta un 14esimo posto: ci pensi a fare dei calcoli?
“È chiaro che li fai, ma so anche quanto è pericoloso rimanere là dietro: cercherò di essere più lucido possibile per stare davanti. Se avrò la possibilità di vincere, ci proverò”