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Si è partiti con quasi un’ora di ritardo, a causa della pioggia molta intensa, che prima ha costretto a fermare la gara della Moto2 con la bandiera rossa (vinta da Tony Arbolino) e poi ha fatto rinviare la partenza della MotoGP.
Si è partiti con la pista completamente bagnata, si è arrivati con qualche tratto di asciutto, al termine di una gara intensa, tosta, vissuta sul filo. Ha vinto Oliveira, che, a tutti gli effetti, deve essere considerato un super specialista del bagnato: due GP disputati con la pioggia nel 2022, due vittorie del pilota della KTM. Bravo Miguel.
E bravo Jack Miller, che fino al termine ha provato a battere il rivale: una volta andato al comando, Oliveira ha accumulato fino a un secondo di vantaggio, con Jack che si è avvicinato fino a mezzo secondo, per poi tornare a un secondo. Si è andati avanti così fino all’ultimo giro, con Miller che, di fatto, non ha mai potuto attaccare Oliveira.
Al terzo posto, Pecco Bagnaia, che dopo le grandi difficoltà sul bagnato di Motegi, è tornato veloce e consistente. Nel finale, Johann Zarco gli si è avvicinato moltissimo, grazie a una serie di giri veloci consecutivi impressionanti, ma quando gli è arrivato sotto, non ha più tenuto quel ritmo, bravo, il francese, a tenersi dietro Marc Marquez, che pochi giri prima aveva insidiato il terzo posto di Bagnaia.
In questo caso, il gioco di squadra Ducati è stato perfetto, perché Zarco ha di fatto impedito che Marquez potesse attaccare Bagnaia nel finale: rimane il dubbio - forse qualcosa di più - che Johann potesse attaccare anche Pecco. Non l’ha fatto e, tutto sommato, è comprensibile: passare Bagnaia avrebbe significato probabilmente prendere troppi rischi. Ma, naturalmente ci sarà da discutere su questo episodio.
Sul bagnato, è veramente affondato Fabio Quartararo, che dopo essere partito bene, ha perso subito posizioni per un quasi contatto in uscita dalla curva 4, retrocedendo in 17esima posizione e da lì, di fatto, non si è schiodato, chiudendo 17esimo davanti a Crutchlow.
Un po’ meglio è andata ad Aleix Espargaro, giustamente punito con un LLP per una entrata decisamente toppo aggressiva su Brad Binder al secondo giro: quando ha effettuato la penalizzazione, Aleix era decimo, è rientrato 14esimo, per poi chiudere11esimo, recuperando così 5 punti a Quartararo, per un mondiale che, obiettivamente, è sempre più in mano alla Ducati.