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Austin - C’è un bel sole ad Austin, ma la temperatura è per il momento fresca, una ventina di gradi. Le immagini mostrano moto piuttosto ballerine sulle buche, anche se l’asfalto è stato rifatto dalla curva 2 alla 10 e dalla 12 alla 16: sentiremo poi i piloti cosa diranno. Secondo i due della Suzuki, la situazione è decisamente migliorata rispetto al 2021, con ancora qualche fastidioso avvallamento in frenata.
È stato un turno con due grandi protagonisti: Alex Rins e Marc Marquez, per inciso i due soli piloti che hanno vinto qui in MotoGP… Cominciamo dall’otto volte campione del mondo, al rientro dopo aver saltato due gare: ieri era apparso piuttosto prudente, in pista è tornato il Marc che conosciamo, con anche un paio di “scossoni” importanti della sua Honda. Fino a una quindicina di minuti dalla fine, prima delle gomme nuove, era primo: ha chiuso quinto a 0”462, senza aver cambiato pneumatico. Insomma, un gran ritorno.
Molto bene Alex Rins, primo in 2’04”007, con una serie di giri veloci nel finale davvero significativo. Alex ha avuto anche un piccolissimo problema con una moto che lo ha costretto a rivedere un po’ il piano di lavoro, ma nel complesso le sue FP1 sono state convincenti. 11esimo il compagno di squadra Joan Mir, uno che non parte mai troppo forte nel primo turno di libere.
In Casa Aprilia si può sorridere per l’ottima prestazione di Maverick Vinales, secondo a 0”008, con anche una buona costanza di rendimento. Aleix Espargaro è ottavo a 0”679 e per la prima volta sempre dietro, più o meno per tutto il turno, al compagno di squadra: sarà interessante vedere come reagirà nelle FP2 a questa situazione inedita per lui. Aprilia si conferma per il momento competitiva anche qui.
La prima Ducati è quella di Jack Miller, terzo a 0”430, con Enea Bastianini settimo a 0”587, Johann Zarco decimo a 0”886, Pecco Bagnaia 13esimo a 0”996.
Prima una considerazione che non c’entra con la giornata di oggi: la zona cruscotto-piastra di sterzo della DesmosediciGP è veramente ricca di leve, pulsanti e quant’altro, molto differente da tutte le altre moto. Miller ha fatto una buona sessione, dopo il disastro argentino (“la peggiore gara della mia vita”, ha detto ieri), Bastianini è stato decisamente più costante rispetto a Termas, mentre Bagnaia ha usato come sempre le FP1 per prendere le misure a moto e pista.
Quarto il campione del mondo Fabio Quartararo, sempre nelle prime posizioni, mentre fino a una quindicina di minuti dal termine Andrea Dovizioso era nei dieci, per poi scendere fino alla 18esima posizione quando sono stati fatti i “time attack”, l’attacco al tempo.
Nel complesso sembra una M1 non così male, anche se Franco Morbidelli è solo 17esimo. In difficoltà la KTM, con Brad Binder 12esimo con un discreto giro finale: è stato però l’unico acuto delle FP1. Tuttavia c'è da ricordare che quasi nessun pilota ha fatto un vero e proprio time attack montando gomme nuove.
La MotoGP torna in pista per le FP2 dalle 14,10 alle 14,55 locali, le 21,10 in Italia.