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In una gara con molte cadute è Tony Arbolino a prendere il largo e vincere. Il pilota classe 2000 ha fatto sua la prima gara di Moto2, la quarta vittoria nel motomondiale.
Ma, come detto, le cadute sono state molte: fuori quasi subito Chantra (errore grave per lui, è arrivato lunghissimo a una curva colpendo un’altra moto) e Aldeguer, poi fuori anche Celestino Vietti, scivolato al quarto giro mentre era secondo e stava cercando di non perdere terreno da Aron Canet. Ma pochi giri dopo è caduto anche Canet. Fuori anche Pedro Acosta.
La classifica mondiale ora dice che Vietti è ancora primo con 70 punti, seguito da Ogura a 56, Arbolino a 54, Canet a 49 e Chantra a 45.
Arbolino si è ritrovato primo e ha dimostrato enorme freddezza mantenendo un ritmo sul 2.09 alto per quasi tutta la gara: un passo che ha segnato un solco tra lui e i due inseguitori, prima Dixon e poi Ogura.
Vietti, raggiunto da Sky nel box dopo la caduta, ha spiegato di aver “forzato un po' troppo, stavo andando bene e pensavo di avere tutto sotto controllo e invece no, un grande errore. Vediamo a Portimao".
Arbolino: "Volevo essere certo che fosse tutto vero, sapevo che potevo farcela, già dal primo anno di Moto2. È incredibile la sensazione, è un sogno, lavoro con persone straordinarie".
Ogura: "Nel weekend ho avuto qualche difficoltà, mi aspettavo di più, non posso essere davvero contento ma ho fatto 20 punti e di questo sono molto soddisfatto. Ringrazio la squadra".
Dixon: "Ho lavorato duramente, finalmente sono riuscito a dimostrare il mio potenziale. Se devo essere onesto negli ultimi 10 giri ho cercato di non prendere rischi, forse potevo anche arrivare secondo ma volevo salire sul podio".