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Austin - La pista di Marc Marquez diventa la pista della Ducati, con cinque moto ai primi cinque posti: è probabilmente un primato. La pole va a un incredibile Jorge Martin, costretto a passare dalla Q1 dopo essere caduto nei minuti finali delle FP3. Poteva essere un problema, ma lo spagnolo lo ha trasformato in una opportunità, ottenendo la seconda pole stagionale: Martin è sempre partito dalla prima fila nel 2022.
Nel giro secco, quindi, è il migliore quest’anno, ma i distacchi sono veramente minimi: 3 millesimi su un ritrovato Jack Miller, 128 su Pecco Bagnaia, per una prima fila davvero stellare. Bravi i piloti, bravissimo l’ingegnere Gigi Dall’Igna: la DesmosediciGP 2022 comincia a far vedere tutto il suo potenziale.
Il pokerissimo Ducati è completato da Johann Zarco, l’unico che sta ancora utilizzando l’abbassatore dinamico anteriore, ed Enea Bastianini, che ha dimostrato ancora una volta grande carattere: finito a terra dopo pochi minuti, è riuscito comunque a conquistare una preziosa seconda fila, confermando che questo accaduto in Argentina può tranquillamente essere catalogato tra le eccezioni.
Così, diventa anche un merito essere il primo tra i piloti non con la Ducati: Fabio Quartararo può essere soddisfatto del suo sesto posto, considerando anche che è l’unico con la M1 tra i primi 12 della Q2.
Fabio è caduto mentre stava andando fortissimo - la prima fila era alla sua portata - ma è comunque stato capace di tornare in sella e ottenere un risultato discreto. Fabio ha il passo per essere super competitivo, ma considerando che parte dalla seconda fila dietro a cinque Ducati, le speranze di fare una buona gara si riducono un bel po’. Così come quelle di Alex Rins, settimo dopo essere passato dalla Q1: anche lui è molto efficace sulla distanza, ma recuperare non sarà facile. Anche perché i piloti Ducati hanno tutti un ottimo passo, non sono andati forte solo nel giro singolo.
Fa strano vedere Marc Marquez solo in terza fila, staccato di 0”999, così come fa strano vedere Marc cercare comunque una scia su questa pista: è chiaro che non al meglio, è in difficoltà fisica e con l’adattamento a questa moto, fa quello che può. E, forse, è fin troppo. È comunque lui il miglior pilota Honda sullo schieramento, con Takaaki Nakagami decimo e Pol Espargaro 12esimo dietro a Luca Marini.
Fa strano vedere l’Aprilia fuori dalla Q1: Aleix Espargaro ha chiuso 13esimo con una caduta a tre minuti dal termine, probabilmente per aver fatto raffreddare le gomme a causa del traffico (per questo ha inveito contro i rivali in pista). 14esimo Maverick Vinales, che sulla distanza non va male, ma non sfrutta il potenziale dell’Aprilia con le gomme nuove. 15esimo Andrea Dovizioso, in grande difficoltà Franco Morbidelli, solo 19esimo e ultimo tra i piloti italiani. Anche questo è inaspettato.
Gara domani alle 20 italiane