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Alcaniz - Con Enea Bastianini è normale parlare ancora di Misano: il pilota del team Gresini dice che non è cambiato niente dopo quanto accaduto nell’ultimo giro del GP di San Marino.
“Il rapporto con tutti in Ducati è buono: parliamo tanto insieme e si possono raggiungere buoni risultati”
Enea, dopo la gara se ne sono sentite tante, troppe: “non ci ha provato”; “ha rischiato troppo”; “ci voleva provare, ma non l’ha fatto…”. Insomma, un delirio: tu cosa dici?
“Dico la verità: ci ho provato, ma non ci sono riuscito. Gli sono arrivato troppo sotto nel T1, sono stato risucchiato alla curva 4 e da lì ho perso la possibilità di vincere. Pecco non ha fatto errori: aver fatto il giro veloce all’ultimo giro, è stato tosto per me”
Si dovesse ripresentare qui la stessa situazione, ci riproveresti?
“Sicuramente sì: nessuno mi dice che non posso vincere. Pecco è l’unico in grado di giocarsi il campionato in Ducati: è giusto e normale avere un occhio di riguardo e non fare cavolate. Ma se c’è la possibilità di vincere, bisogna provarci”
Ti hanno dato fastidio le parole di Domenicali (Aveva detto: “Non ci è piaciuto”)?
“Io e Claudio parliamo molto, non ci sono problemi”
La tua opinione sul ritiro di Federer.
“Per la verità non sono molto appassionato di tennis, ma ho visto qualche partita di Federer: la classe la vedi subito, lui è uno che ha avuto sicuramente classe in quello che faceva. Credo che il tennis sia uno sport psicologico all’ennesima potenza”
Più del motociclismo?
“Sì: sei veramente da solo contro te stesso. Guardando dei film sul tennis, si capisce che non è facile da gestire la pressione. Nel motociclismo ci sono tanti piloti forti, non è mai facile riuscire a vincere, altrimenti non saremmo in MotoGP”
Marquez può diventare l’incognita condizionante nella corsa al titolo nelle ultime gare?
“Che Marc sarà competitivo lo darei per scontato: quando non lo so, ma credo che entro l’anno tornerà a essere al suo livello. Può sicuramente togliere dei punti a Quartararo o a Bagnaia, ma credo che adesso lui debba cercare di non rischiare troppo, riprendere fiducia la moto, capire cosa non funziona per il 2023 e valutare la sua condizione fisica”
Eri a Monza: come ti è sembrato il paddock?
“Mi è piaciuto molto: come ha detto Bagnaia, è molto esclusivo e i tifosi rispettano molto i piloti, che girano liberi nel paddock, mentre da noi si fa più fatica. C’è molta tranquillità, meno tensione, ma è tutto un po’ più finto. Qui è più vero, è alla vecchia maniera: a me piace”
Prima hai detto di ascoltare musica classica prima del GP: sorprendente.
“Mi è sempre piaciuta, mi mette tranquillità, mi rilassa, ma mi carica”