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Alcaniz - Sole, caldo, pista sporca, asfalto vecchio: le FP1 ad Aragon sono sempre particolari, c’è poco grip, bisogna stare un po’ attenti. Occhi puntati, naturalmente, su Marc Marquez: 18 giri per lui, il migliore in 1’49”207, il quinto, quindi alla prima uscita, a 0”521 da Aleix Espargaro, il più veloce, nonostante una caduta.
Marquez appare sempre in buona forma fisica ogni volta che torna al box, così come si era visto a Misano: è chiaro che non può essere al meglio, gli manca, come ha spiegato, massa muscolare, ma tutto sembra procedere nella giusta direzione.
Marc sta usando la moto in versione “Mugello”, l’ultima usata prima della quarta operazione, ma, volendo, ha a disposizione anche il telaio evoluzione (usato da Nakagami) e il forcellone in alluminio sviluppato dalla Kalex e provato, con successo, a Misano. La Honda, comunque, qui sembra più efficace, con Takaaki Nakagami quarto sulla sua pista preferita, dove in passato ha conquistato anche una pole.
Al primo posto, l’Aprilia con Aleix Espargaro, che ha avuto anche un problema con l’abbassatore, che la Casa di Noale vorrebbe eliminare per il futuro.
Aleix - protagonista dell’83esimo episodio del podcast #atuttogas, online su moto.it a partire da domenica prossima - sembra tornato in forma: lui ci crede, è convinto di potersi ancora giocare il titolo.
Come, naturalmente, Pecco Bagnaia, già secondo a soli 12 millesimi: lui solitamente inizia con prudenza, invece oggi è già andato forte.
Esattamente il contrario di Fabio Quartararo, abitualmente sempre subito davanti nelle FP1, ma questa volta solo ottavo e con più di un problema: più volte si è visto scuotere il casco in segno di disappunto.
Fabio, così come Franco Morbidelli, immediatamente alle sue spalle, ha a disposizione un telaio 2023, ma da fuori è impossibile (almeno per me…) distinguerlo da quello 2022. L’ultima considerazione su Cal Crutchlow, tornato a fare il pilota per sostituire Andrea Dovizioso: il collaudatore della Yamaha è 17esimo a 0”706. Non male.