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Si corre in Catalunya dal 1992: quello di domenica sarà il 31esimo appuntamento consecutivo sul tracciato del Montmelò. L’ultima vittoria della Ducati risale al 2018 con Jorge Lorenzo, mentre nel 2019 ha vinto Marc Marquez con la Honda, nel 2020 Fabio Quartararo con la Yamaha e nel 2021 Miguel Oliveira con la KTM.
È previsto caldo e sole per tutto il fine settimana, non ci dovrebbero quindi essere problemi di pioggia. Ecco quali sono i temi più interessanti alla vigilia della nona gara stagionale
Vi ricordate? Una volta si diceva che Valentino Rossi, Casey Stoner, Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo erano i magnifici quattro della MotoGP, quelli che vincevano tutto. Ecco, a me sembra si sia tornati a quel tempo, anche se adesso c’è molto più equilibrio. Ma quattro piloti hanno dimostrato, fino adesso, di avere qualcosa in più: Fabio Quartararo, Aleix Espargaro, Enea Bastianini e Pecco Bagnaia (rispettando l’ordine della classifica). Saranno loro i principali protagonisti anche qui?
Bagnaia per la conferma
Su una pista per certi versi simile, come caratteristiche, al Mugello, ci si aspetta una Ducati molto competitiva e un Pecco Bagnaia in grado di replicare immediatamente quanto fatto in Italia.
Bastianini per la rivincita
Qui Enea Bastianini è sempre andato forte, vincendo la sua prima gara iridata in Moto3. Dopo l’errore del Mugello, Bastianini deve immediatamente riscattarsi. Ha tutte le possibilità di riuscirci.
Quartararo galvanizzato
Dopo la grandissima prestazione di settimana scorsa, è lecito aspettarsi un Fabio Quartararo ancora più determinato e convinto delle proprie possibilità: ha capito di poter fare molto bene anche con una M1 poco competitiva in rettilineo.
Cambio passo Suzuki
Da quando è stato annunciato il ritiro, nessuna Suzuki è arrivata al traguardo in due GP: ci si aspetta un cambio di passo importante dei suoi due piloti, in particolare di Joan Mir, l’ombra di se stesso in questa stagione.
Honda senza Marc Marquez
La Honda torna a schierare il collaudatore Stefan Bradl al posto di Marc Marquez: cambia qualcosa? Non troppo, teoricamente. Ma anche se a mezzo servizio, manca dentro al box il punto di riferimento a livello tecnico, quello che comunque ti dava una sicurezza su una scelta da fare.
Vado a memoria, non ho con me i “sacri” libri: qualche dato potrebbe essere non perfetto.
1994: Max Biaggi vince gara e titolo mondiale, il primo della carriera, il primo con l’Aprilia 250. Il suo rivale in classifica generale, Tadayuki Okada, arriva solo quarto, dietro a tre italiani: Biaggi, Capirossi e Romboni. Indimenticabile
1998: Ancora Max Biaggi protagonista, questa volta in negativo. Biaggi è primo, se la sta giocando con Alex Barros: entrambi vengono penalizzato con un “ride trough” per non aver rispettato le bandiere gialle alla prima variante. Barros esegue la penalizzazione, Biaggi no e viene squalificato con la bandiera nera. La gara è vinta da Mick Doohan, davanti a Tadayuki Okada e Norifumi Abe: le possibilità iridate di Max si azzerano. Indimenticabile anche questo
1998, classe 250: Valentino Rossi è in 250 dopo aver conquistato il titolo 125 nel 1997, ma l’inizio della stagione è più difficoltoso del previsto. A Montmelò, però, Valentino vince e per festeggiare carica sulla sua Aprilia il “pollo Osvaldo”, una delle scenette più celebri della banda Rossi. E in quella gara arriva la svolta, da lì in poi Valentino diventarà quasi imbattibile (in tutte le categorie)
2009: Valentino Rossi contro Jorge Lorenzo, entrambi con la Yamaha. Due ultimi giri da vedere e rivedere, fino al sorpasso definitivo di VR46 all’ultima curva: storia del motociclismo
2021: Fabio Quartararo si sta giocando la vittoria, ma, incredibilmente, deve rallentare per un problema alla tuta. Vince Miguel Oliveira
Ecco come cambiano, dopo otto gare, i miei favoriti per il titolo: Quartararo 30%; A.Espargaro 25%; Bagnaia 25%; Bastianini 20%