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Montmelò - È un Pecco Bagnaia molto tranquillo e pacato nelle dichiarazioni: nessun trionfalismo dopo il bel successo nel GP d’Italia.
“Qui non ho mai ottenuto grandi risultati, bisogna risalire al 2013, ai tempi del campionato spagnolo per trovarne uno… Bisogna assolutamente cambiare tendenza: tra l’altro, venire qui mi dà sempre gusto, mi piace il circuito e apprezzo gli appassionati”
Qual è la difficoltà di questa pista?
“La mancanza di grip, soprattutto con l’aumentare della temperatura. Nel 2021 ero andato abbastanza bene, ma avevo faticato in qualifica e in gara. Era stato un fine settimana complicato, bisogna essere intelligenti durante la gara a gestire il consumo della gomma”
Credi si possa fare bene quest’anno?
“Credo di sì, possiamo essere competitivi, il nostro potenziale è più alto rispetto all’anno scorso e questo ci potrà aiutare. Questa è una gara dove la gomma posteriore è sempre di traverso, ma non credo che l’allenamento al Ranch possa essere di aiuto sotto questo aspetto”
Ha ancora senso parlare di “pista Ducati” o “pista Yamaha”?
“Ormai direi di no, abbiamo visto quello che è successo al Mugello, teoricamente un tracciato poco adatto alla M1. È vero che noi guadagnavamo un paio di decimi in rettilineo, ma Fabio li recuperava in percorrenza. Siamo tutti molto vicini”
Bisognerebbe riuscire a fare una sorta di gioco di squadra Ducati.
“Ma non è così semplice. Fabio sta facendo un grande lavoro, conosce perfettamente la sua moto e sa come sfruttarla. Noi in Ducati siamo in tanti che andiamo forte, ma poi arrivare davanti a Quartararo è piuttosto complicato”
Hai rivisto la gara?
“Un paio di volte: è stata una delle vittorie più belle, ho fatto quasi tutto perfetto”
Tu, Bagnaia, Bastianini e A.Espargaro siete i favoriti per il titolo?
“In questo momento sì”