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Era il 1969 quando il motomondiale corse per la prima volta a Le Mans: in 500, si impose un certo Giacomo Agostini con la MV Agusta. Quello di quest’anno sarà il 23esimo GP consecutivo sul circuito Bugatti, quindi è dal 2000 che si corre ininterrottamente su questa pista.
Tra i piloti in attività, Marc Marquez (4 successi, 3 in motoGP, 1 in Moto2) e Maverick Vinales (3, 1 in 125, Moto3 e MotoGP) sono i più vincenti. La Yamaha non trionfa dal 2017 (Vinales, con Rossi che cadde all’ultimo giro per provare a battere il compagno di squadra), ma negli ultimi due anni ha ottenuto la pole con Fabio Quartararo.
L’ultimo successo della Suzuki risale addirittura a 10 anni prima, quando nel 2007 Chris Vermeulen si aggiudicò una gara bagnata. La Ducati è reduce da due primi posti consecutivi: Danilo Petrucci nel 2020 (gara bagnata), Jack Miller nel 2021 (flag to flag). Un pilota francese non ha mai trionfato in 500/MotoGP su questa pista. Ecco quali sono i temi più interessanti alla vigilia del GP.
Dopo la convincente vittoria di Jerez, con pole position e giro veloce, Pecco Bagnaia deve confermare di essere tornato quello irresistibile di fine 2021. Questo non significa che debba per forza vincere, ma essere competitivo sì.
Entrambi i piloti sono messi bene in classifica - Alex Rins è quarto con 69 punti, Joan Mir sesto con 56 - e possono teoricamente essere molto competitivi a Le Mans, ma con quale stato d’animo il team Suzuki affronterà questo GP? L’ufficializzazione del ritiro non è ancora stata formalizzata, ma la decisione è certa e non ci saranno ripensamenti, nemmeno dopo le “minacce” della Dorna: come reagirà la squadra? E’ chiaro che sono tutti professionisti, ma sono anche tutti umani…
Purtroppo è un ritornello che si ripete a ogni gara: che Marc Marquez vedremo a Le Mans? Il GP di Spagna ha dimostrato che Marc, a sprazzi, è sempre lui, ma gli manca continuità. I test di Jerez potrebbero però avergli dato una maggiore conoscenza della RC213V, con conseguenze importanti sul suo rendimento.
Il campione del mondo sa che ci sono delle piste più favorevoli - o forse è meglio dire: meno sfavorevoli - delle altre, Le Mans è una di queste: come ha fatto a Jerez, dovrà sfruttare al massimo ogni turno, con l’obiettivo primario di partire in prima fila.
Reduce da due GP al di sotto delle aspettative, Enea Bastianini deve tornare ai suoi livelli: l’obiettivo deve essere quello di finire nei primi cinque.
Grande attesa per Aleix Espargaro e per l’Aprilia, secondi in campionato a soli 7 punti da Quartararo. I due, tra l’altro, sono i soli piloti della MotoGP sempre a punti nei primi sei GP: Aleix deve continuare su questa strada. La RS-GP non è mai andata troppo bene a Le Mans, ma questa è tutta un’altra Aprilia.
Il pilota più sotto pressione è probabilmente Jorge Martin, caduto quattro volte in sei gare. Lo spagnolo sembrava certo di arrivare nel team ufficiale nel 2023 a fianco di Pecco Bagnaia, ma l’accordo è stato modificato e per il momento Ducati gli garantisce la certezza di una moto ufficiale per la prossima stagione, ma non quella di essere vestito di rosso. E’ uno degli ultimi GP per provare a convincere Gigi Dall’Igna di preferirlo a Enea Bastianini.
Le Mans è famosa anche per la pioggia e per le gare “flag to flag”, ma, per il momento, questa eventualità sembra scongiurata: il meteo prevede sole e caldo per tutto il fine settimana.
Ecco dopo sei gare le mie percentuali di vittoria in campionato.
Fabio Quartararo 40%; Pecco Bagnaia 35%; Marc Marquez 10%; Aleix Espargaro 5%; altri 10%