MotoGP 2022. GP di Francia a Le Mans, la strana giornata della Suzuki

MotoGP 2022. GP di Francia a Le Mans, la strana giornata della Suzuki
Come è giusto che sia, si va avanti come se non fosse successo niente, ma, inevitabilmente, c’è una tristezza di fondo. Dispiace davvero tanto che un gruppo di persone così affiatata sia costretto a dividersi a fine anno. Rins: “Non è semplice dimenticare”; Mir: “L’atmosfera è buona, ma non si può essere contenti”
13 maggio 2022

Le Mans - È difficile fare finta di niente, andare avanti come se fosse tutto normale. Non lo è, lo sanno tutti, i piloti, i meccanici, tutti quelli che lavorano nella squadra, i meravigliosi ragazzi dell’ hospitality.

Nessuno, naturalmente, ha voglia di parlare: il team manager Livio Suppo, giustamente, dice di rispondere solo a domande su quanto avviene un pista. Colpisce un aspetto: con tutti quelli che scambi due parole, si arriva alla stessa conclusione: “Spiace un casino, perché questa è una squadra meravigliosa”.

Lo dicono tutti, non c’è uno solo che dica il contrario, che segnali qualche crepa dentro al box: nel team Suzuki stanno tutti a meraviglia. Non è così comune che accada.

E allora fa ancora più effetto, spiace ancora di più che un gruppo di persone così affiatate, così brave nel loro lavoro, siano costrette a dividersi, a cercare un’alternativa, a ricominciare da capo un’esperienza lavorativa, in un ambiente nuovo e difficilmente altrettanto positivo come quello attuale.

“La situazione non è semplice - afferma Alex Rins - uno di quelli più colpiti, più shoccato dalla notizia del ritiro a fine anno -. Non è facile dimenticare tutto, ma siamo riusciti a farlo, anche perché in MotoGP non puoi permetterti di non essere concentrato. Abbiamo fatto un buon lavoro: durante il giorno ci pensi, ma poi viene naturale trovare la concentrazione”.

Joan Mir è caduto piuttosto violentemente nelle FP2, fortunatamente senza grande conseguenze fisiche: “Ho un po’ di dolore in tutto il corpo, ma per domani non dovrebbe essere un problema”. Il campione del mondo 2020 è teoricamente quello meno preoccupato per il futuro - si dice sia già in Honda -, ma anche lui è un po’ frastornato da questa situazione.

“Siamo in un momento un po’ complicato, ma l’atmosfera dentro al box è la stessa di sempre e quando entri in pista ti comporti sempre allo stesso modo. Ma è chiaro che non sono tutti contenti “.

È proprio così, questa tristezza di fondo si percepisce, come è normale che sia. È chiaro che sono tutti professionisti, tutti faranno il massimo per ottenere i migliori risultati possibili, questa situazione potrebbe addirittura essere uno stimolo per Rins, che ieri ha dichiarato: “Voglio dimostrare ai giapponesi che hanno sbagliato a ritirarsi”. Perfino commovente.

Una giornata davvero strana per tutta la Suzuki, tra l’altro molto competitiva a Le Mans. Che dispiacere.

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