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Le Mans - In attesa di vedere come andrà in pista, si può dire che senza casco e tuta è tornato il Pecco Bagnaia di fine 2021: tranquillo, sereno, rilassato, convinto dei propri mezzi. Buon segno.
“Speriamo di ripetere quanto fatto nel 2021, qui ero competitivo l’anno scorso sull’asciutto, poi in gara c’è stato il “flag to flag” e ho finito secondo dietro a Miller. Questo è un circuito che mi piace, ho conquistato il mio primo podio, ma ci sono tanti piloti che vanno forte: come Zarco, Miller e naturalmente Quartararo con la Yamaha, sempre competitiva su questa pista”.
Se dovesse piovere, ti senti competitivo? In Indonesia avevi faticato.
“Noi siamo sempre stati veloci sul bagnato, ma a Mandalika c’era una situazione strana, non so perché non siamo andati forte. Ma a Portimao siamo stati competitivi con l’acqua e qui lo eravamo stati nel 2021. Ma diventa sempre più difficile fare previsioni”
Dopo Jerez, ti senti più sicuro con la GP22?
“Abbiamo iniziato la stagione con qualche difficoltà, l’obiettivo era capire perché faticavamo più del previsto. La moto è cambiata poco rispetto all’anno scorso, ma, in realtà, le sensazioni sono molto differenti: mi sembrava di sentirmi bene sulla moto, ma in Qatar non riuscivamo a fare quello che facevamo nel 2021. Abbiamo cercato di capire come gestire la GP22 e in Argentina è arrivata la prima svolta, anche se i risultati non erano così buoni. Anche a Portimao il risultato non è stato granché (ottavo, ma in rimonta dall’ultima posizione, NDA), ma le sensazioni erano buone e a Jerez abbiamo fatto il passo finale. Qui cercheremo di continuare sulla stessa strada: adesso la GP22 è più competitiva della GP21”
Cosa puoi dire sulla vicenda delle pressioni delle gomme?
“Mi sembra che la situazione sia piuttosto chiara. Se parti davanti, devi pensare a una certa pressione, ma se stai dietro la pressione può salire: è difficile fare previsioni. E’ successo anche a Quartararo e a 18 piloti su 22 nelle sei gare fin qui disputate. E nessuno è stato penalizzato: stiamo parlando di niente. Con la gomma posteriore è tutto più semplice, per l’anteriore è più complicato. Michelin suggerisce una pressione, non la impone: ci può essere un problema quando la pressione si alza, non quando è più bassa”
Ti ha dato fastidio che questa vicenda sia venuta fuori proprio dopo la tua vittoria, nonostante, come hai detto, 18 piloti su 22 abbiano avuto lo stesso problema?
“Nessun fastidio. È brutto, però, che questo venga fuori in questo modo, senza sapere chi ha detto queste cose, quando tutti erano d’accordo che questi dati dovevano rimanere confidenziali con la Michelin. Non mi importa che questa cosa sia uscita dopo il mio successo, noi sappiamo la verità: Ducati è sempre presa un po’ come riferimento (intende: viene presa di mira, NDA), anche se ci sono stati altri 18 piloti nella stessa condizione”
Come va la spalla?
“Abbiamo lavorato bene a casa, anche se non sono ancora al 100%: credo che riuscirò a evitare gli antidolorifici”