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Sachsenring - Che Ducati, che Aprilia. E le giapponesi sono costrette a inseguire. Non è più una novità, ma è sempre piacevole sottolinearlo: le moto italiane fanno la differenza. E pensare che quella del Sachsenring non è mai stata una pista favorevole alla Desmosedici: una sola vittoria, con Casey Stoner, nel 2008.
Ma questa è un’altra moto e i piloti la sfruttano alla perfezione, a cominciare da Pecco Bagnaia: il suo 1’20”018 è il giro più veloce mai realizzato al Sachsenring. Merito anche delle condizioni della pista, naturalmente, mai così “performante” come oggi, con due turni disputati con il sole e temperature elevate, ma ancora accettabili: per domani è previsto un ulteriore aumento.
Bagnaia è stato efficace anche sul passo, così come Jack Miller, terzo, mentre Luca Marini, anche lui sotto al precedente primato della pista di Marc Marquez (1’20”195, 2019), è stato fenomenale sopratutto nel giro secco. Ma Luca, dopo i test di Jerez, ha anche trovato un assetto in sella che gli permette di essere più efficace sulla distanza. Insomma, è in crescita.
Per chiudere il bilancio Ducati, sono sei le DesmosediciGP nei primi dieci, con il solo Enea Bastianini che continua a faticare: 13esimo a 0”729. Enea deve trovare la strada per essere più efficace e, questa volta, non può fallire l’accesso diretto in Q2.
In bella evidenza anche l’Aprilia. Maverick Vinales ha due moto con la carenatura nuova (chiedo scusa: questa mattina avevo detto che ne aveva una sola), che evidentemente gli piace di più della vecchia, mentre Aleix Espargaro continua ad avere una moto con la vecchia e una con la nuova aerodinamica, usata nel pomeriggio.
Entrambi sono andati forte: Aleix è quarto a 0”201, Vinales ottavo a 0”460, dopo che nel 2021, con la Yamaha, aveva chiuso la gara all’ultimo posto. Direi che è una considerazione positiva per Maverick.
Il bilancio delle Case giapponesi è salvato in parte da Fabio Quartararo, settimo, dopo aver “sfinito” le gomme sulla distanza, e da Joan Mir, decimo e finalmente più efficace sul giro secco.
Alex Rins, con la sua mano sinistra messa tutt’altro che bene, è 11esimo, mentre la prima Honda è ancora quella di Takaaki Nakagami, 12esimo.
15esimo Franco Morbidelli, mentre dopo l’ottavo posto di questa mattina, Andrea Dovizioso è l’unico che non si è migliorato nelle FP2 ed è sprofondato al 23esimo posto. Male la KTM, sempre in difficoltà.
Ecco i dieci piloti al momento in Q2: Bagnaia, Marini, Miller, A.Espargaro, Zarco, Martin, Quartararo, Vinales, Di Giannantonio, Mir.