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Sachsenring - È il Pecco Bagnaia dei giorni migliori: sereno, conscio dei suoi mezzi, pronto a qualsiasi tipo di gara. E sopratutto, veloce. Molto veloce.
“Sono carico, ma in modo normale. Stiamo lavorando molto bene da un po’ di gare, siamo forti anche in circuiti dove in passato faticavamo. Alla fine della scorsa stagione avevamo trovato consistenza e da lì siamo ripartiti nel 2022 dopo averi risolto i problemi iniziali e sistemato meglio la moto. È importante essere veloci anche qui”
Tu spingi forte, ma Quartararo è sempre lì…
“Fabio è campione del mondo, è normale che sia così, non bisogna stupirsi che sia così: ripeto, è il campione del mondo con la moto campione del mondo, naturale che sia veloce”
Le tue prestazioni qui certificano la crescita della Ducati?
“Dire che la nostra moto qui è avvantaggiata non è giusto. Dopo l’inizio complicato, dall’Argentina in poi siamo riusciti a lavorare nel modo migliore e adesso la differenza con l’anno scorso è grande: nel 2021 qui ero ultimo il venerdì, mentre ieri ero primo. Credo che questo dica tanto”
Oltre a te e a Quartararo, ci sono altri piloti con il passo per vincere?
“Aleix Espargaro e Joan Mir sono piuttosto costanti e credo che avere qualcuno davanti ti possa aiutare a essere più veloce. Non so se si potrà scappare, vedremo come si mette la gara”
Si può pensare a qualche strategia?
“No. Se parto primo spingerò al massimo per rimanere in quella posizione, se parto secondo spingerò al massimo per passare chi mi è davanti. È impossibile pensare a una strategia”
Cosa ti preoccupa?
“I 30 giri: è durissima mantenere la concentrazione. L’anno scorso per me era stato più facile, perché partendo da dietro avevo l’obiettivo di rimontare, ma se stai davanti diventa complicato”
E l’aumento della temperatura?
“Già oggi era caldissimo, la giornata più calda della stagione, ancora più di Jerez, anche se meno umido. Sarà così per tutti, ci sarà da soffrire anche per il polline (sembra che tutti i piloti soffrano di allergia, NDA)”
In Safety Commission avete parlato di quanto successo a Barcellona?
“Nessun pilota era d’accordo con la decisione presa dallo Stewards Panel (non penalizzare Nakagami, NDA): credo che sarebbe giusto che ci ascoltassero un po’ di più”