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Sachsenring - Non è uno che cerca scuse e non lo fa nemmeno questa volta. Ma Pecco Bagnaia non è neppure troppo convinto di aver fatto un errore.
“Va subito detto che ci sono io sulla moto: se sono caduto è perché ho fatto un errore. Ma la dinamica è veramente molto strana, è molto difficile vedere queste scivolate in MotoGP: le vedo quasi tutti i sabati al Ranch, ma non con queste moto… Non me lo aspettavo proprio, sono stato sorpreso, sono ancora molto arrabbiato. Ero già in accelerazione e la moto si è girata appena ho toccato il gas. Mah… Non credo che avrei dovuto fare qualcosa di differente, anche la telemetria dice che ero stato più dolce con il gas rispetto ai giri precedenti, ma mi sono steso uguale, forse le condizioni erano molto difficili, ma non mi era sembrato. Purtroppo è andata così: ancora una volta ho buttato via un’occasione per stare davanti, eravamo tra i più forti, se non i più forti in assoluto”.
C’è la possibilità di arrivare a capire cosa è successo, giustificare la caduta?
“No, non c’è modo: ho staccato forte, ma dentro al limite, tanto è vero che non ho avuto nessun problema con l’anteriore, non si è chiuso. Mi sono messo in traiettoria e a quel punto era già entrato il controllo elettronico (di trazione, NDA), ma mi sono girato come se non avessi grip. È chiaro che oggi ce n’era meno rispetto a ieri, ma di solito, prima di una caduta così, hai qualche avviso”
Eri molto arrabbiato per questo motivo, perché non riuscivi a darti una spiegazione?
“Sono uno sempre autocritico con me stesso, so riconoscere e accettare i miei errori, ma oggi è veramente difficile capire cosa è successo. Cerco di rivivere nella mia testa tutta la curva, ma non trovo una ragione”
E adesso? Il mondiale lo consideri andato?
“Era già molto difficile prima, Quartararo è molto forte… Mancano dieci gare, cercherò come sempre di fare il massimo”