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Assen - La classifica dice che a passare per primo sotto la bandiera a scacchi è stato Pecco Bagnaia, ma il vincitore morale è Aleix Espargaro, autore di una rimonta pazzesca dopo il contatto con Fabio Quartararo e di alcuni sorpassi che non si vedevano da tempo in MotoGP, come quello finale, all’ultima chicane, con Aleix capace di infilare due piloti in un colpo solo. Che pilota e che moto.
“Dicono che si può superare solo in SBK e che in MotoGP non si può: direi che ho dimostrato che non è vero… Oggi la mia moto era di un altro livello, impressionante! È veramente un peccato, credo che oggi avrei potuto vincere. Per me è stato come un successo: purtroppo Fabio ha sbagliato: ho fatto una grande forza con le braccia, temevo di cadere perché c’era moltissima terra, ma sono riuscito a ripartire”
Qual è il sorpasso che ti ha esaltato di più?
“Non lo so, ne ho fatti moltissimi… Ho passato Mir e Zarco in un attimo, ho passato due piloti in una sola curva… Davanti a me vedevo l’ombra nera della moto di Vinales, ero vicino al podio ho spinto fortissimo, ho voluto a tutti i costi fare il primato della pista”
Raccontaci il sorpasso finale a Binder e Miller?
“Ho fatto il giro precedente in modo molto veloce, ho inserito la mappa numero 3, quello che limita moltissimo il controllo di trazione: la moto scivola tantissimo, sale la temperatura della gomma, ma ho pensato che era l’ultimo giro e avrei dovuto dare tutto. Sono andato fortissimo e quando ho visto Miller e Binder ho deciso che dovevo entrare. Ma farlo e frenare la moto è stato complicato”
Cosa hai pensato dopo l’incidente?
“Che la gara era persa. Poi ho iniziato a prendere un buon ritmo, quando ero ottavo o nono ho pensato che avrei dovuto provarci, anche rischiando una caduta. Purtroppo abbiamo perso una vittoria, credo che oggi avrei potuto farcela. Non guardavo nessuno: tenevo d’occhio il cruscotto per regolarmi con il tempo e provare a essere il più regolare possibile, al di là della velocità. Giravo in 1’32”alto e quando avevo strada libera davanti sono sceso a 1’32”5, che è un ottimo tempo: quando ho visto 1’32”5 sul display, sorridevo sotto il casco. Pensavo che non avevo più niente da perdere, piuttosto pensavo che quelli davanti a me avevano qualcosa da perdere… Dall’inizio dell’anno ho detto che abbiamo la costanza, ma io mi sentivo anche più veloce e oggi l’ho dimostrato: posso giocarmela per il titolo”
Prima della gara pensavi di avere il ritmo per vincere?
“Ero veloce, ma non abbastanza per giocarmela con Fabio e Pecco. Ma in gara mi sono sentito subito bene, la moto era molto competitiva con il serbatoio pieno, ho pensato che potevo attaccare Fabio. Sono stato aggressivo, sono riuscito a passare Fabio nella chicane veloce. Avevo un ottimo ritmo”
Cosa pensi del sorpasso di Quartararo?
“Fabio è un pilota “pulito”, non ha mai fatto una scorrettezza: se l’avesse fatto un altro, forse mi sarei arrabbiato. Ma lui è uno pulito, è venuto a chiedermi scusa, può succedere a chiunque”
Sei contento del podio di Vinales?
“Molto. Ho temuto che lo perdesse quando l’ho visto andare un po’ largo: sta crescendo, sta facendo un buon lavoro per tutti. Mi fa piacere per lui. Da lui posso imparare, qui era più rapido di me in una pio di punti e ho studiato i suoi dati per capire come faceva quelle curve. Sono sicuro che se ci sarà bisogno del suo aiuto, me lo darà: siamo una squadra molto forte e unita. Si è meritato il podio”