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All'undicesima gara in MotoGP Marco Bezzecchi ha fatto il suo primo podio in MotoGP, ad Assen. In totale in carriera ha 6 vittorie (divise equamente tra Moto3 e Moto2) e 25 podi in 102 gare, praticamente un podio ogni quattro.
"Non ho parole - ha detto a caldo - è stato fantastico aver reso questa gara possibile, il team ha fatto qualcosa di incredibile, questo podio è per la mia famiglia, la mia ragazza e tutti quelli che mi supportano, posso andare in vacanza felice". Pochi minuti dopo l'euforia Bezz dimostra subito di essere maturo: "Non voglio che questo risultato mi porti a fare più errori, voglio fare sempre il massimo, che sia decimo o quinto, quello che è, insomma sfruttare le opportunità".
Il pilota classe 1998 va in vacanza con 55 punti in 11 gare e davanti al suo compagno di squadra Luca Marini, la cui moto oggi è stata danneggiata al via dall'impatto con quella di Mir. L'adattamento di Bezz alla MotoGP è stato finora molto rapido e producente. Per esempio l'anno scorso Bastianini centrò il primo podio quasi a fine stagione.
Questo podio è arrivato prima delle tue aspettative?
"Sì, questo podio è arrivato molto prima delle mie aspettative, me l'aspettavo ma non così in fretta. L'obiettivo era farne uno prima della fine dell'anno. Sono contentissimo, è il frutto di un grande lavoro, ho sfruttato una grande possibilità. Sinceramente questo weekend non mi aspettavo il podio ma di sbagarrare con quelli buoni sì"
Sulla gara...
"Non sono partito benissimo, ho subito sbagarrato con Jack perché volevo stare con i primi, poi Fabio ha fatto l'errore e ho visto la porta aperta e ho detto 'ok provo a star con Pecco e vediamo', ho preso un po' di vantaggio ed è andata bene!"
Cosa hai imparato ad Assen?
"Prima di venire qui ero contento perché Assen mi piace di brutto, nei curvoni mi sono trovato bene da subito, mentre invece dove c'è da staccare non sono perfetto. Sono riuscito a stare con Pecco, anche se non vicinissimo. Spero di aver imparato per poter essere competitivo sempre"
Cosa ti manca per usare ovunque bene la MotoGP?
"Mi devo ancora abituare bene al forzare sul davanti, la nostra moto più la metti sotto pressione in staccata più fa bene"
Come mai è arrivato prima questo podio?
"La moto è molto competitiva, questo è ovvio, la squadra dall'inizio dell'anno ad adesso ha fatto uno step di crescita enorme e io sono migliorato un po' nella guida. Tutto questo ha fatto una buona parte del lavoro, ma non è mai una cosa sola, bisogna sempre avere un insieme"
Più facile adattarsi alla MotoGP che alla Moto2?
"Quando sono andato in Moto2 è stato complicato, avevo un pacchetto che non era al massimo in quel momento purtroppo, anche se l'impegno del team, mio e della marca della moto è stato massimo non sono riuscito a fare un grande anno. Diciamo che in MotoGP ci sono molte più cose da imparare ma ho aspettato il momento giusto, di essere maturo e questo un po' ha aiutato"
Dove metterai la coppa?
"In un posto dove si vede sempre, vorrei vederla spesso durante il giorno per cercare di ricordarmi questo bel momento"
La vittoria la vedi o è una cosa lontana?
"La sogno ovviamente, non voglio che questo risultato mi porti a fare più errori, voglio fare sempre il massimo, che sia decimo o quinto, quello che è, sfruttare le opportunità. Se c'è la possibilità di vincere sarò il primo che ci prova ma non voglio neanche passare di là"