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Assen - Passano i giorni, ma Pecco Bagnaia rimane convinto di non aver fatto errori. Anche se è meno fermo sulla sua posizione rispetto a domenica scorsa.
“Non ho capito ancora cosa è successo, ma ho provato a essere più critico, ho provato ad analizzare ancora più nel dettaglio la situazione. Sono arrivato alla conclusione che il limite è così alto che è più facile che accada qualcosa del genere. Ma dai dati non si vede nulla di diverso. Fino a quel momento, mi ero sentito a mio agio con la moto: c’era meno grip rispetto alle prove, ma mi sembrava che la situazione fosse sotto controllo. Diciamo che nel 2023, starò più attento alla curva 1…”
Si è più al limite che in passato?
“Diciamo che rispetto al 2019 è cambiato il modo di correre: prima si amministravano le gomme a inizio gara, per poi spingere fortissimo negli ultimi giri, adesso si va a fuoco per tutto il GP. Diciamo che è tutto più esasperato”
Nonostante il gran caldo, sei rimasto al box: come mai?
“Volevo aspettare il ritorno della moto per studiare i dati. A Le Mans, quando ero tornato ai box, avevo immediatamente chiesto scusa alla squadra per il mio errore, ma al Sachsenring volevo capire cosa fosse accaduto. Ma non l’ho capito”
Come arrivi a questa gara?
“Assen è un circuito speciale per me: qui ho ottenuto la mia prima vittoria in Moto3 e in Moto2 avevo fatto un fine settimana perfetto. Nel 2021 avevo avuto delle difficoltà in qualifica e avevo dovuto fare il long lap penalty, ma il passo non era male. Si può fare una buona gara”