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Misano Adriatico - Guardi la classifica e la prima reazione è: grandissima Ducati. La seconda: grandissimo Fabio Quartararo, quinto e sempre lì, a mordere le caviglie (si fa per dire, eh…) dei suoi rivali. Niente di sorprendente, sia chiaro, ma è sempre importante avere certe conferme.
Tra tante certezze, può forse sorprendere il primo posto di Enea Bastianini, solitamente mai troppo veloce nel giro secco. Ma Enea è migliorato molto anche sotto questo aspetto e, soprattutto, a Misano è sempre andato fortissimo: non è quindi una sorpresa più di tanto.
Bravo comunque Enea anche a reagire alla notizia che Alberto Giribuola, il capo tecnico soprannominato “Pigiamino” non sarà più a suo fianco nel 2023 (in questo video le considerazioni di Carletto Pernat).
Bastianini ha un vantaggio di 0”114 su Bagnaia, che è tornato in sella nel finale dopo una scivolata e nell’ultimo giro è stato rallentato, involontariamente, da Watanabe.
Nessuna scorrettezza del pilota giapponese della Suzuki che sostituisce l’infortunato Joan Mir: semplicemente lui va troppo piano per il livello della MotoGP, a conferma che è difficile trovare piloti in grado di guidare queste moto.
In ogni caso, Pecco è buon secondo, ma non troppo soddisfatto: non è ancora perfettamente centrato con la moto. Era così il venerdì anche a Silverstone e a Zeltweg, poi… Domenica, però, Bagnaia dovrà partire tre posizioni più indietro rispetto a quella conquistata in qualifica: è stato (giustamente) penalizzato per una leggerezza commessa durante le FP1.
Al terzo posto Jack Miller, al quarto Johann Zarco, con Fabio Quartararo, che si difende come può, al quinto posto: come sempre, il pilota della Yamaha ha un ritmo da riferimento, ma sul giro secco più di tanto non può fare.
Per una volta, però, la sua non è l’unica M1 nei dieci: c’è anche quella di Franco Morbidelli, decimo e finalmente più efficace anche sul giro secco. Questa è una pista che Franco conosce benissimo, qui ha vinto il suo primo GP in MotoGP: chissà che non stia ritrovando la velocità perduta.
Sesto e settimo Maverick Vinales e Aleix Espargaro, con un’Aprilia che si difende bene, anche se non è efficace come in altri tracciati: sicuramente è più competitiva rispetto a Zeltweg, ma è leggermente meno efficace rispetto ad altre piste. Ma la RS-GP c’è, può fare bene.
Come spesso accade, nemmeno una Honda e una KTM nei dieci: non a caso, entrambe le Case stanno facendo grandi cambiamenti tecnici per il 2023. Ne hanno bisogno.
Bastianini, Bagnaia, Miller, Zarco, Quartararo, Vinales, A.Espargaro, Martin, Bezzecchi, Morbidelli.