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Misano Adriatico - Qualche goccia di pioggia prima delle Q2, poi acqua un po’ più insistente: quasi tutti i piloti - ma non tutti - entrano con le rain. Poi smette subito, l’asfalto si asciuga velocemente, si torna ai box a cambiare moto per ripartire con le slick. Ma la situazione è sempre insidiosa, bisogna avere un cuore grande così per spingere e fare l’attacco al tempo. Ce l’hanno tutti, i 12 piloti in pista fanno qualcosa di straordinario, ben sintetizzato da queste parole di Pecco Bagnaia.
“Ho sperato che il curvone fosse asciutto, sono salito sul cordolo come se lo fosse: la moto si è mossa una po’, ma ha tenuto” spiega. Per capirci: stiamo parlando di una piega a destra da circa 240 km/h: se le gomme perdono aderenza finisci a Misano… Da pelle d’oca. Bravi tutti. E il più bravo in queste condizioni è Jack Miller.
“Quando è iniziata la sessione, sembrava che la pista fosse completamente bagnata. Invece non lo era, ma ho avuto tempo di cambiare moto e gomme e di spingere tanto. Siamo andati molto bene, la moto è competitiva: torno in pole dopo quasi cinque anni” celebra così la sua prestazione il pilota australiano, che negli ultimi GP ha trovato tanta costanza. Bravo Jack.
Alle sue spalle, per appena 0”015, un Bagnaia che domani, nonostante la penalizzazione di tre posti per aver proceduto in traiettoria a bassa andatura nelle FP1, partirà comunque davanti a Fabio Quartararo e ad Aleix Espargaro.
“È stata veramente dura, le condizioni non erano chiare, sono partito con le gomme da bagnato, ma la pista si è pulita in un attimo. All’ultimo giro ho detto o la va o la spacca: è un bene che io parta davanti a Fabio, ma il meteo potrebbe essere come oggi. Speriamo non sia così, perché in queste condizioni è davvero difficilissimo” sono le parole del pilota della Ducati, che conquista per la quarta volta in questa stagione l’intera prima fila, con Enea Bastianini ottimo terzo.
“All’inizio era veramente difficile, l’asfalto è così scuro che non si capiva se era asciutto o bagnato. Ho preso un jolly all’ultima curva, mi sono imposto di stare calmo. Potevo fare un po’ meglio, ma all’ultimo giro ho dovuto rallentare perché Morbidelli è andato un po’ fuori proprio davanti a me. È andata bene” racconta Bastianini, che domani si ritroverà secondo sullo schieramento, con al suo fianco un’altra Ducati, quella del sempre velocissimo Marco Bezzecchi, passato dalla Q1. Bastianini qui è molto competitivo, tra i favoriti, ma anche Bezzecchi ha tutto per stare davanti.
Con Johann Zarco sesto e Luca Marini settimo, l’Aprilia può essere più che soddisfatta di aver inserito la RS-GP di Maverick Vinales al quinto posto, mentre Aleix Espargaro è più in difficoltà, solo nono, rallentato da condizioni che proprio non digerisce. Nelle FP4, la Casa di Noale aveva ottenuto il primo e il secondo posto, mettendo in mostra anche un passo discreto. Non va male, ma molto dipenderò dalle condizioni di domani.
È una certezza, però, che tra i tre rivali al titolo, Espargaro sembra quello più in difficoltà: buon per lui, che con l’Aprilia si riesce a superare, ma per riuscirci Aleix deve sperare nell’asciutto. O cambiare passo in queste condizioni.
Le condizioni meteo rendono complicato decifrare il GP: se fosse asciutto, Fabio Quartararo potrebbe fare bene, perché il passo è buono, anche se per lui, in ogni caso, si prospetta una gara difficilissima, perché sappiamo quanto è arduo partire dalla terza fila con la Yamaha.
11esimo Franco Morbidelli: un po’ di luce, in una stagione tanto difficile. Decimo Miguel Oliveira, che potrebbe fare bene in gara, 12esimo Alex Rins.
Come preannunciato ieri, Marc Marquez è arrivato a Misano: appare in grande forma fisica, molto sereno e motivato. La Honda ha sempre più bisogno del suo campione: per trovare la prima Honda bisogna scendere fino al 16esimo posto.
Impensabile. Ma vero. Come è vero che le ultime 12 pole sono state ottenute da moto italiane: 10 da Ducati, 2 da Aprilia.