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Per molti il mondiale di Pecco Bagnaia è cominciato oggi, dopo la splendida vittoria di Jerez su Fabio Quartararo. Per il pilota rosso però questo percorso è stato necessario per arrivare a capire la GP22 e, in quasi tutte le interviste di questo weekend, ha ribadito che è stato fondamentale correre a Portimao, nonostante la spalla malmessa, perché lì il feeling con la Ducati del 2022 è stato ottimo.
Insomma, questo di Jerez è solo un punto di partenza, la chiusura di un cerchio che, secondo Bagnaia, poteva avvenire già in Portogallo se non ci fosse stata quella brutta caduta in Q1.
"È una giornata bellissima - ha detto Pecco - abbiamo faticato molto ad inizio stagione, ho avuto la fortuna di correre a Portimao, malgrado il dolore e finalmente questo weekend è andato bene. Sono davvero felice".
Pecco ha 56 punti, ha colto la prima vittoria, è meno 33 dal leader Quartararo che ha battuto proprio qui in Spagna, dove l'anno scorso il pilota Yamaha avrebbe stravinto senza la sindrome compartimentale: "Abbiamo sfruttato il potenziale ed è anche di più dell'anno scorso perché qui andavamo forte ma nel 2021 non riuscivamo a stare dietro a Fabio".
Per Pecco è arrivata anche qualche lacrima...
"È un giorno bellissimo. Prima durante l’intervista in inglese mi sono commosso, quella di oggi è stata molto più sofferta come vittoria della prima che ho fatto in MotoGP. Abbiamo lavorato tanto ma, per una serie di situazioni, non si era ancora visto il nostro potenziale. Oggi siamo arrivati prontissimi alla gara e per lottare per la vittoria. Durante il weekend non potevo fare troppi giri ma sapevo di essere pronto per la gara"
Avevi dolore oggi? Jerez è il punto di svolta?
"A guidare tutta la gara cercando di non sforzare la spalla alla fine avevo dolore alla mano, mi ha dato fastidio ma non ha compromesso nulla. L’anno scorso Fabio qui era imbattibile poi causa problema al braccio siamo andati a riprenderlo. Oggi invece abbiamo dato 10 secondi al terzo e siamo stati costanti tutta la gara in una pista guidatissima. Sono orgoglioso di tutto il lavoro fatto qui e a casa con Carlo, Uccio, Vale, Gianlu, la mia ragazza, la mia famiglia e di tutti. È una vittoria dell’Academy e per quanto mi riguarda anche nella mia vita privata"
Sulla GP22...
"Secondo me a Portimao eravamo già a questo livello qui, purtroppo partivamo ultimi e nella MotoGP se fai una partenza alla Rins riesci a recuperare tanto ma non ero io al 100%. Comunque già lì eravamo andati molto forte. Questa pista è molto complicata e tutte le Ducati soffrivano un po'... questa moto va guidata in un modo diverso, è una moto da guidare più dolce sul gas rispetto a prima e rende tanto sulle piste guidate, è veramente agile e chiude bene le linee"