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La partenza. Può diventare decisiva se Quartararo dovesse andare al comando: seppur di poco, Fabio ha un passo migliore di Pecco e, mediamente, è più efficace in tutti i settori: partendo davanti, potrebbe fare la differenza;
La competitività della Ducati. La DesmosediciGP sembra essere tornata la moto di riferimento, non nella versione GP21, ma GP22. E il potenziale è più alto rispetto alla Desmo dell’anno scorso;
L’occasione di Aleix Espargaro. L’ha detto alla vigilia: le occasioni vanno sfruttate. A Jerez, il pilota dell’Aprilia ha un’altra occasione da sfruttare per salire sul podio;
I primi giri di Mir. Il pilota della Suzuki ha un buon passo, ma parte dalla nona posizione: deve essere molto bravo al via e a non perdere il contatto all’inizio;
Il caldo. Potrebbe essere la prima gara veramente calda - come temperatura - della stagione: può incidere sul risultato finale.
La scelta di Marc Marquez di sfruttare sempre la scia di un rivale cosa significa?
Non è la prima volta che Marc usa questa tattica; anzi, da quando è tornato dopo l’infortunio, l’ha usata spesso. È la chiara conferma che Marquez ha bisogno di un riferimento per arrivare a certe prestazioni: non l’aveva mai fatto prima del 2020, ma adesso è chiaramente in difficoltà.
Come mai Luca Marini qui è così in difficoltà?
Luca dice di avere la sensazione di guidare bene, ma di essere in grande difficoltà in ogni settore della pista, sia con le gomme nuove sia con quelle usate. Manca un assetto di base, Marini sta ancora cercando una messa a punto che gli consenta di spingere forte.
Bagnaia/Miller 2/4; Mir/Rins 4/2 Marquez/P.Espargaro 5/0; Binder/Oliveira 4/2; Zarco/Martin 2/4; A.Espargaro/Vinales 6/0; Quartararo/Morbidelli 6/0
Da questo GP, proviamo a fare un “giochino”: diamo i punti, da 25 a 1, come in gara, a ogni turno di prove libere e vediamo se la classifica finale può essere indicativa per la gara. A Jerez, nei quattro turni, Quartararo ha totalizzato 86 punti (11+25+20+20); Bagnaia 69; Mir 52; Nakagami 41; Bastianini 40; A.Espargaro 35; Alex Rins e Maverick Vinales 34; Martin 24; Miller e M.Marquez 10. Poi, naturalmente, bisogna tenere conto della qualifica.
Secondo Piero Taramasso, responsabile Michelin, non ci sono dubbi: tutti monteranno dura anteriore e media posteriore.
Fabio Quartararo: “Sinceramente non so come Bagnaia abbia fatto quel tempo: è impossibile…”;
Joan Mir: “Il tempo di Bagnaia? Deve aver tagliato da qualche parte, dobbiamo capire dove…”
Jorge Lorenzo: “Tutte le “leggende” sono campioni, ma non tutti i campioni diventano “leggende”
Bagnaia 2. Quartararo 3. A.Espargaro