Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Jerez - È tornato il Bagnaia del 2021? Sì, almeno per il momento. “Quello che ha fatto Pecco non era alla nostra portata” ammette a caldo, a fine qualifiche, Diego Gubellini, capotecnico di Fabio Quartararo, 0”453 più lento di Bagnaia.
1’36”170 è un tempo spaventoso e ricco di significati: è la prima pole stagionale per Bagnaia e per il team Ducati ufficiale; è la prima volta che la prima Ducati in qualifica non è quella del team Pramac; è la prima volta in questa stagione che Pecco appare sereno e rilassato; è la prima volta in questa stagione che si prospetta una sfida Bagnaia/Quartararo anche per la vittoria. A guardare il passo tenuto nelle FP4, Fabio sembrerebbe avere qualcosa in più, ma se non riuscirà ad andare subito al comando, allora Pecco può diventare il favorito per il gradino più alto del podio.
“Non c’era sfida per la pole, ci ha dato quasi mezzo secondo, non so come ha fatto a fare quel giro. Il passo ce l’ho forte, conta più la gara” dice sereno Quartararo: ha una grande fiducia per domani, è giusto che sia così.
Ma ce l’ha anche Bagnaia: “Abbiamo fatto tanto lavoro fino adesso: la gara di Portimao mi ha riportato ad avere grande feeling con la moto. Credo che il T4 meglio di così non potrei farlo: finalmente iniziamo a raccogliere un po’ di frutti del lavoro fatto fino adesso. Sono euforico” spiega Pecco. La sfida per la vittoria sembra cosa tra loro due.
Senza dimenticarsi, però di Aleix Espargaro, terzo con l’Aprilia, anche lui protagonista di ottime FP4, oltre tutto con gomme usate.
“A vedere il tempo di Pecco sembra che siamo stati lenti, ma non è così. La squadra ha fatto un bel lavoro, ha cambiato un po’ la geometria: sono soddisfatto e forte, ho raggiunto l’obiettivo di partire davanti” spiega soddisfatto.
Alle 19,30, il “coach” Aprilia, il bravissimo Matteo Baiocco, sarà ospite della diretta di moto.it. Gli appassionati sognano, l’Aprilia può vincere il titolo? Vengono i brividi solo a pensarci.
Al quarto posto Jack Miller, che come ha fatto anche nei GP precedenti, va forte, ma non entusiasma più di tanto, al quinto Marc Marquez, assolutamente senza vergogna nell’attaccarsi nel primo tentativo a Pecco Bagnaia e nel secondo a Fabio Quartararo.
Per lui, è giusto dire che il “fine giustifica i mezzi”: a Marc non importa in che modo ottiene il risultato, l’importante è ottenere il migliore possibile. Sia chiaro, non fa nulla di scorretto: il suo atteggiamento conferma tutte le difficoltà sue e delle Honda, al di là del settimo posto di un Takaaki Nakagami sicuramente più brillante del solito.
Chiude la seconda fila Johann Zarco, passato dalla Q1: al momento, il francese non può assolutamente ambire al podio.
Ancora una volta in Q2 Marco Bezzecchi, secondo in Q1 prima di cadere alla curva 1 dopo aver ottenuto il suo miglior crono. Marco in Q2 ha chiuso buon ottavo, confermandosi il debuttante nettamente più veloce.
A terra in Q2 Joan Mir, nono, ed Enea Bastianini 11esimo: il pilota della Suzuki ha un buon passo, quello della Ducati è un po’ più in difficoltà sulla distanza. Non sta andando come al solito, ma sappiamo che in gara può fare meglio.
Solo 14esimo Alex Rins, che in questo GP sembra più nervoso del solito: il suo passo gara non è così male, ma la rimonta sembra - ripeto: sembra - più difficile del solito. Ma con lui e la Suzuki non si può mai dire.