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Jerez - Una grande vittoria, una grande gara, una grande liberazione, per Pecco Bagnaia, strepitoso in qualifica, praticamente perfetto nel GP, nonostante la spalla destra non al meglio della condizione.
Un successo pieno di significati e che da delle conferme importanti: Bagnaia è sicuramente il pilota Ducati più forte e può giocarsi il titolo; la GP22 è superiore alla GP21, aveva bisogno di tempo.
E non è un caso che la prima vittoria sia arrivata su una pista dove Bagnaia aveva già provato con questa DesmosediciGP. Bagnaia è stato bravissimo al via, lì, probabilmente ha vinto il GP, perché se Quartararo fosse andato davanti non sarebbe stato facile mantenere il suo ritmo.
Ma dopo aver sbagliato qualche partenza, questa volta ha fatto tutto giusto e Quartararo è sempre stato dietro. Sempre lì a 0”2-0”3, fino al primo strappo di Bagnaia al sesto giro (+0”554), poi un altro all’11esimo (+0”681), fino al massimo vantaggio del 13esimo passaggio (+0”803).
Poi Fabio ha provato a ricucire, fino ad arrivare in scia all’ultimo giro, senza però avere mai la possibilità di attaccarlo. Quartararo si conferma comunque fenomenale e rafforza il primato in classifica (+7 su Aleix Espargaro), Bagnaia si porta a 56: per me sono loro due i principali rivali per il titolo.
Senza però dimenticarsi di Aleix Espargaro, ancora una volta sul podio: Aprilia ha ufficialmente perso le concessioni per il 2023 (e in parte per il 2022).
In partenza, Aleix si è preoccupato solamente di dare fastidio a Marc Marquez, perdendo due posizioni, poi però ha ritrovato serenità ed è stato sempre dietro a Jack Miller e Marc Marquez. Tutti in fila indiana, staccato uno dall’altra di 0”1-0”2, senza però possibilità di attaccare. Fino al 21esimo giro, quando è successo di tutto: Marquez ha fatto un gran sorpasso a Miller, terzo.
Subito si è infilato anche Espargaro, quarto. Poi all’ultima curva, Marc ha perso l’anteriore, si è salvato con un salvataggio dei suoi vecchia maniera e Espargaro, che nel frattempo era stato ripassato da Miller, ha infilato entrambi per un terzo posto da applausi.
Giusto sognare. Si può vincere il mondiale?
Marc è stato superato anche da Miller, ma nell’ultimo giro si è ripreso un quarto posto che certifica tutta la sua grande caparbietà e forza di volontà. Sesto Joan Mir con la Suzuki, al termine di una gara anonima, con in due giri finali in crescendo. Ma ci si aspettava di più.
Ottavo Enea Bastianini, autore di una discreta rimonta, buonissima prestazione di Marco Bezzecchi, superato nel finale dal rivale della Ducati.
Bagnaia, Quartararo, A.Espargaro, Marquez, Nakagami, Bezzecchi.
Rins, Pol Espargaro, Martin, Vinales, Zarco, KTM, Morbidelli, Dovizioso.