MotoGP 2022. GP di Spagna, a Jerez una pista dove si frena tantissimo e con brevi rettilinei

MotoGP 2022. GP di Spagna, a Jerez una pista dove si frena tantissimo e con brevi rettilinei
L'analisi della pista e delle frenate. Il rettilineo più lungo è solo 607 metri e si raggiungono circa 300 km/h. Il circuito è intitolato alla memoria di Angel Nieto, 13 volte campione del mondo
27 aprile 2022

Pochi giorni dopo il GP del Portogallo a Portimao ecco il GP di Spagna a Jerez de la Frontera. Il circuito è intitolato ad Ángel Nieto, motociclista spagnolo scomparso nel 2017 e vincitore di 13 titoli mondiali.

Secondo i tecnici Brembo il Circuito de Jerez Angel Nieto rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 6 si è meritato un indice di difficoltà di 4, il più alto di questi primi 6 GP. Il rettilineo più lungo misura solo 607 metri e si raggiunge una velocità massima di circa 300 km/h.

L'anno scorso vinse Jack Miller su Ducati ma Fabio Quartararo era in testa con margine quando subentrarono dei problemi alle braccia: pochi giorni dopo il francese si operò per la sindrome compartimentale. Nel dopo gara di Portimao Quartararo si è detto molto felice di fare subito la gara di Jerez: potrebbe essere molto favorevole alla sua Yamaha. Vedremo.

I piloti della MotoGP hanno fatto i test a Jerez a metà novembre. C’era una temperatura dell’asfalto compresa tra 16°C e 20°C, decisamente inferiore a quella che troveranno in questi giorni tra la fine di aprile e l’inizio di maggio (nei giorni dopo la gara sono in programma dei test). I cambi di pendenza della pista richiedono una moto maneggevole e ben bilanciata, oltre che stabile in frenata.

A Jerez maxi-utilizzo dei freni

Al Circuito de Jerez Angel Nieto i piloti della MotoGP utilizzano i freni in tutte le curve, con l’eccezione della curva 3. Le frenate alle curve 4, 7, 10 e 12 sono tutte al di sotto dei 2 secondi. Complessivamente l’impianto frenante è in funzione per 35 secondi al giro, un record per una pista di lunghezza inferiore ai 4 chilometri e mezzo.

Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva Brembo del freno anteriore dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore sfiora gli 11 quintali, il terzo dato più alto della stagione dopo Misano Adriatico e Valencia.

Per ogni giro il carico è di 43,5 kg ma solo in 3 curve del tracciato andaluso supera i 5 kg. Oltre 230 km/h persi in 5,4 secondi

Delle 12 frenate del Circuito de Jerez Angel Nieto 2 sono classificate come impegnative per i freni, 5 sono di media difficoltà, mentre le restanti 5 hanno un’incidenza leggera sugli impianti frenanti.

La staccata più complessa è quella alla curva 6: aiutati da un rettilineo di 0,6 km piloti sfiorano i 300 km/h prima di attaccarsi ai freni per 5,4 secondi durante i quali sono soggetti a 1,5 g di decelerazione. Entrano in curva a 68 km/h dopo aver percorso 238 metri esercitando un carico massimo di 5,9 kg sulla leva del freno.

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