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Al debutto in Qatar ci si aspetta una Ducati vincente e super competitiva. Effettivamente lo è, ma con Enea Bastianini che vince alla grande la sua prima gara in MotoGP. Francesco Bagnaia, invece, fatica tantissimo: parte male, prova a recuperare, ma alla curva 1 sbaglia la frenata, perde il controllo dell’avantreno e travolge l’incolpevole Jorge Martin. Fabio Quartararo è solo settimo al traguardo: emergono in maniera evidente le difficoltà della Yamaha in rettilineo. A fine gara, Pecco sbotta: “Sono qui per vincere, non per fare il collaudatore” infastidito dalle troppe prove dovute fare durante l’inverno.
In gara piove, condizioni che in passato erano favorevoli alla Ducati. Invece, la pioggia si rivela amica di Quartararo e della Yamaha: vince lo specialista Oliveira con la KTM, ma il campione del modo è secondo, mentre Bagnaia continua a essere in grandissima difficoltà: è solo 15esimo al traguardo.
Per la prima volta nella stagione, Pecco arriva davanti a Fabio, ancora una volta in difficoltà con una Yamaha non troppo efficace. Il pilota della Ducati limita i danni, ma non è ancora il pilota imbattibile di fine 2021: la confidenza con la GP22 migliora, ma siamo lontani dalle aspettative.
Bagnaia recupera altri due punti in classifica, ma il pilota della Ducati comincia a sentire qualche critica, perché a vincere è nuovamente Enea Bastianini con la GP21. “Per lui è più facile: mette la benzina entra in pista e devo solo guidare. Noi dobbiamo fare un lavoro differente” prova a difendersi Bagnaia. Non sembra passarsela meglio Quartararo, solo settimo al traguardo. Unica nota positiva per il pilota della Yamaha è la sfida vinta nel finale con Marc Marquez, che però non è certo messo bene fisicamente…
Arriva la prima vittoria di Quartararo, che dimostra di essere sempre un pilota velocissimo e fortissimo. Bagnaia è solo ottavo, ma la gara non è così negativa: Pecco cade in Q1, parte 24esimo, ma gira con un buon passo e risale fino all’ottava posizione. “Comincio a sentire mia questa moto, ho le sensazioni dell’anno scorso” dice a fine GP. Sembra un’esagerazione, invece è la verità.
A Jerez si capisce che Bagnaia non mentiva: dopo tante difficoltà, sembra finalmente avere in mano la GP22. La sua gara è impeccabile, vince alla grande, con Quartararo che tiene botta, ma non può mai attaccare il rivale per la vittoria. E’ un successo importante, la migliore risposta a chi non ritene Pecco all’altezza.
Bagnaia è primo, sembra avere la situazione sotto controllo, ma subisce il ritorno di Bastianini: Enea lo passa, Pecco prova a resistere una prima volta, il rivale allunga di qualche metro e Bagnaia, evidentemente meno veloce, cade nel tentativo dei resistergli. Il pilota della Yamaha è ancora una volta in difficoltà, ma limita i danni e allunga non poco in classifica generale.
Una grande gara per entrambi: Pecco reagisce nel migliore dei modi al grave errore di Le Mans; Fabio guida ben sopra il limite della sua moto e ottiene un secondo posto di grande prestigio. Il distacco in classifica rimane importante.
Bagnaia è molto competitivo, ma alla prima curva viene coinvolto da una caduta di Takaaki Nakagami e il suo GP finisce lì, mentre Quartararo, su una pista teoricamente sfavorevole vince alla grande.
Quartararo parte fortissimo, va in testa, Bagnaia prova a tenere il suo ritmo, ma sbaglia e finisce nuovamente a terra. E’ il momento più basso della stagione del pilota della Ducati, che, non a caso, dice: “Vincere il titolo? Quasi impossibile”. Fabio sembra fortissimo, Pecco è velocissimo, ma anche apparentemente troppo fragile: la rimonta è davvero molto complicata.
Possano solo sette giorni e la situazione cambia completamente: Bagnaia va in testa, impone il suo ritmo, mentre Quartararo non parte benissimo. Forza per provare a recuperare, cade e coinvolge anche Espargaro. Fabio prova a ripartire, ma finisce nuovamente a terra per un problema tecnico. Per certi versi, è il GP della svolta: non solo Quartararo non fa punti, ma subisce anche una penalizzazione (eccessiva), un. LLP da scontare dopo la pausa, nel GP d’ Gran Bretagna.
Il pilota della Yamaha è velocissimo, ha un gran ritmo, ma il LLP lo penalizza moltissimo: quando lo effettua è secondo, dietro a Zarco che cade poco dopo. Teoricamente, quindi, con la pista libera davanti, Quartararo potrebbe imporre facilmente il suo ritmo, ma il LLP gli fa perdere un sacco di posizioni, che con la M1 non si possono rimontare. Finisce ottavo, con Bagnaia primo, nonostante non fosse il più veloce in pista. Sono i primi, chiarissimi segnali delle difficoltà della Yamaha e della superiorità del pacchetto Bagnaia/Ducati.
In Austria, Bagnaia è super favorito e vince, mentre Quartararo sembra dover faticare tantissimo, invece disputa una gran gara e chiude al secondo posto, nascondendo ancora una volta i limiti della sua moto. Per Fabio, un risultato ben oltre le aspettative.
Pecco è inarrestabile: ecco il quarto trionfo consecutivo. Fabio prova a limitare i danni, fa quello che può e chiude al quinto posto. Ma la differenza di velocità è enorme.
Marc Marquez torna a correre e, involontariamente, è subito determinante: in uscita dalla seconda curva, la sua Honda sbanda, Quartararo dietro di lui non può evitare la caduta. Bagnaia è al comando, punta al quinto successo consecutivo, ma nel finale viene beffato da un grande Enea Bastianini. E’ secondo, ma recupera 20 punti. “E’ un GP chiave per il campionato” dice il pilota della Ducati, che ormai “vede” la vetta della classifica.
Entrambi i principali rivali per il titolo sono in difficoltà, iniziano l’ultimo giro in ottava (Quartararo) e nona posizione (Bagnaia): di fatto, con cambia nulla per il titolo. Ma Pecco vuole comunque provare a superare Quartararo, sbaglia e finisce a terra. “Sono uno stupido” commenta a caldo. Un errore grave, ma perde “solo” otto punti.
Piove per la gara: al box Yamaha sbagliano la pressione della gomma anteriore e Bagnaia naufraga al 17esimo posto, mentre Bagnaia sale sul podio. Il distacco in classifica, di fatto, viene azzerato.
Come spesso accade in prova, il pilota della Yamaha ha un gran passo, ma in gara, in mezzo alle altre moto e a tante Ducati, non riesce a essere più veloce. Sbaglia una prima volta alla curva 4, retrocede in 19esima posizione, rimonta fino alla 15esima, ma cade. Bagnaia è al comando di una gara meravigliosa, taglia il traguardo in terza posizione: 16 punti sufficienti per il sorpasso in classifica generale.
Pecco ha la prima possibilità di vincere il titolo: tra le varie combinazioni, deve passare primo sotto la bandiera a scacchi e Fabio non fare meglio di quarto. Bagnaia fa il suo molto bene: trionfa partendo dalla nona posizione, al termine di un altro esaltante confronto con Bastianini. Ma anche Quartararo fa il suo molto bene: ottiene un terzo posto prestigioso, dopo essere scattato dalla 12esima posizione. Ancora una volta, il confronto tra i due è a distanza, ma molto significativo: entrambi dimostrano di essere grandissimi piloti. Si decide tutto a Valencia.
In un weekend difficilissimo Pecco riesce a concludere il lavoro: Quartararo ha il miglior passo ma in gara non riesce a fare meglio di quarto. Pecco parte bene e si mette davanti a Fabio, gran bagarre nei primi giri tra i due e Bagnaia perde anche un'aletta.
Ma Quartararo ne ha di più e Pecco invece scivola indietro, forse anche per l'aletta mancante. Alla fine vince Alex Rins, secondo Brad Binder, terzo Jorge Martin, quarto Fabio.
Pecco è nono e campione del mondo con 265 punti, contro i 248 del francese.