Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Con la seconda vittoria mondiale consecutiva nella MotoGP, Pecco Bagnaia entra nella storia, unendosi al ristretto gruppo di campioni che hanno fatto il bis con la stessa moto per due volte di fila: tra gli italiani come lui soltanto Giacomo Agostini e Valentino Rossi.
Ripercorriamo le tappe principali della sua carriera.
Nel 2013 Bagnaia esordisce nel mondiale Moto3 con il San Carlo Team Italia e non ottiene punti. Ha raccontato spesso che quello è stato il momento più difficile della carriera, ma l’Academy lo ha aiutato a superarlo. L’anno dopo entra nel neonato Sky Racing VR46 con una KTM e nel primo GP stagionale in Qatar riesce ad ottenere i primi punti iridati.
Quarto in Francia, chiude la stagione al sedicesimo posto con 50 punti pur saltando Olanda e Germania per la frattura del radio sinistro.
Nel 2015 passa al team Mahindra e nel GP di Francia sale sul suo primo podio mondiale con il terzo posto. Chiude la stagione quattordicesimo, resta lì anche l’anno dopo e la musica cambia: subito un terzo posto in Qatar, ripetuto poi a Jerez e al Mugello.
La prima vittoria arriva ad Assen il 26 giugno 2016, e coincide con il primo centro mondiale per il costruttore. Poi Pecco è secondo in Gran Bretagna con la pole, vince ancora in Malesia, chiude la stagione al quarto posto. Nonostante una moto poco competitiva, il talento è sbocciato.
Nel 2017 ecco Pecco in Moto2 con lo Sky Racing team, su Kalex. Due secondi posti in Spagna e poi a Le Mans, un terzo posto in Germania e poi a Misano nel San Marino. Con il quinto posto nella generale e, prima ancora di attaccare la stagione 2018, arriva l’annuncio della firma con Pramac per passare in MotoGP, sulla Ducati, nel biennio 19/20.
E nel 2018 - Bagnaia libero dai pensieri per il futuro - ecco che arriva il titolo mondiale della Moto2, con lo stesso team e Luca Marini compagno di squadra. Una stagione trionfale che gli vale anche il nostro trofeo: Pecco è lo sportivo dell’anno per Moto.it. Alla prima vittoria in Qatar ne seguono altre sette, ed è un anno storico che segna un traguardo importante per il motociclismo italiano: Pecco, autore anche della vittoria numero 800 per l'Italia nel motomondiale, succede nella media cilindrata a Franco Morbidelli, campione nel 2017.
Il 2019 è un anno difficile, per Pecco: prendere le misure alla MotoGP con la Ducati è più difficile del previsto e il piemontese chiude la stagione al quindicesimo posto con soli 54 punti. Tanti ritiri, e un quarto posto in Australia molto vicino al terzo come miglior risultato.
Nel 2020 rimane nello stesso team ma non migliora la sua posizione finale. In questa stagione è costretto a saltare i Gran Premi della Repubblica Ceca, di Austria e di Stiria per la frattura della tibia destra rimediata nelle prove libere di Brno. Tuttavia a Misano, in occasione del GP di San Marino, ottiene il suo primo podio in MotoGP concludendo la gara al secondo posto dietro a Morbidelli e davanti al campione del mondo Mir. E tanto gli basta per convincere del suo talento i vertici di Borgo Panigale.
Così nel 2021 passa nel team ufficiale Ducati, e in Qatar, primo gran premio della stagione, conquista la sua prima pole e chiude la gara al terzo posto. Poi è secondo nel GP del Portogallo, come a Jerez e sul Red Bull Ring del GP di Stiria.
La sua prima vittoria in MotoGP arriva il 12 settembre ad Aragon, scattando dalla pole e piegando Marc Marquez. E nel GP di San Marino, sette giorni dopo, vince ancora davanti a Fabio Quartararo. Cinque le pole di seguito, in quella fase. Poi Bagnaia è terzo ad Austin, vince ancora a Portimao (Algarve) e chiude vincente anche a Valencia. È il vice campione del mondo, a 26 punti dal campione Quartararo.
Nel 2022 Bagnaia inizia la stagione da grande favorito e forse si mette troppa pressione addosso tant'è che nella prima metà di stagione i suoi risultati sono altelanti: cadute e vittorie. A metà anno Quartararo ha 91 punti di vantaggio su Pecco.
Da lì però inizia una rimonta storica, la più grande mai fatta in MotoGP: nella seconda parte dell'anno Bagnaia o vince o va sul podio, recupera tutto lo svantaggio al francese, vince anche quattro gare consecutive (diventa un vincitore seriale) e si presenta a Valencia con 23 punti di vantaggio: il mondiale è suo nonostante il braccino nell'ultima gara: Bagnaia 265 punti, Quartararo 248.
Il 2023 è l'anno della riconferma: Bagnaia migliora ancora, aggiunge alle vittorie (11, 7 gare e 4 Sprint) una costante presenza sul podio (28 podi in 39 gare, Sprint race comprese, una costanza assoluta). Fino a Barcellona la vittoria del suo secondo mondiale di MotoGP sembra scontata. Ma nella domenica del Montmelò Pecco ha un incidente drammatico, highside e la moto di Binder che gli passa sopra le gambe. Da lì, Jorge Martin prende forza e inanella una serie di vittorie: riduce il gap di 60 punti e dopo la Sprint di Mandalika c'è il sorpasso: i due arrivano fino all'ultimo GP punto a punto, alta tensione. Sembra un incontro di boxe: a ogni round l'altro sembra battuto ma al nuovo gong Jorge e Pecco sono di nuovo freschi. La specialità di Martin è la Sprint, quella di Bagnaia è la gara: e questo ha fatto la differenza.
Alla fine Bagnaia 467 punti e Martin 428.
Questo articolo è stato creato il 6 Novembre 2022 e aggiornato il 26 Novembre 2023.