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Cheste - Nella giornata forse più difficile dell’anno di questa stagione trionfale, la Ducati e Francesco Bagnaia portano a casa il risultato più grande, quello che fa entrare Pecco nel libro dei primati: è campione del mondo.
Un titolo arrivato dopo una gara sofferta, nella quale Bagnaia è partito forte, arrivando a superare Fabio Quartararo, per un quinto posto che poteva dargli sicurezza. Ma Pecco non aveva il passo, la tensione l'ha schiacciato, giro dopo giro si è visto sfilare dagli avversari, fino al nono posto, con Franco Morbidelli decimo alle sue spalle, che l’ha scortato fino al traguardo.
Ma Bagnaia il titolo ormai l’aveva già vinto al via, quando si è visto che Quartararo non aveva la possibilità di vincere, anche se ci ha provato fino alla fine. Quartararo non è partito benissimo, nel secondo giro è stato portato largo da Miller, lasciando spazio a Bagnaia per una entrata aggressiva, che ha portato a un contatto: è volata via una aletta dalla parte destra della carenatura che ha ulteriormente complicato la vita di Bagnaia.
A quel punto, è nata una sfida pazzesca (voto 10) tra Bagnaia e Quartararo: i due, non si erano mai superati per tutta la stagione, in in un solo giro l’hanno fatto sette volte, con Bagnaia che ha mantenuto il quinto posto.
Intanto, davanti allungavano, con Alex Rins in testa dal primo giro: la situazione migliore per Bagnaia, perché Quartararo, per tenere aperto il titolo, poteva solo trionfare.
Rins ha imposto il ritmo, con Jorge Martin, Marc Marquez e Jack Miller racchiusi in un secondo, mentre Bagnaia cominciava a fare il gambero. Ma anche quando Fabio ha superato Pecco, non è riuscito ad avvicinarsi ai quattro di testa, che al decimo giro sono diventati tre, per la caduta di Marquez. Rins ha cominciato ad allungare, Quartararo ha provato ad avvicinarsi, ma ha dovuto subire il sorpasso di uno scatenato Brad Binder, che a suon di giri veloci si è riportato sul gruppo di testa.
Bagnaia ha finito gli ultimi giri probabilmente senza fiato, scortato nel finale da Franco Morbidelli, che non ha osato forzare il sorpasso sull’amico rivale: in ogni caso non sarebbe cambiato nulla.
Davanti, intanto, Binder provava a vincere dopo aver superato anche Martin, ma Rins ha resistito, portando la Suzuki al trionfo nel giorno dell’addio.
Quartararo ha chiuso quarto, Bagnaia nono: dopo il traguardo si sono abbracciati, l’ormai ex campione del mondo ha consegnato il titolo al nuovo campione del mondo.
Ottavo Enea Bastianini, con Aleix Espargaro costretto al ritiro: è terzo in campionato.
Una considerazione: si dice tanto della Ducati ed è giusto elogiarla, ma la gara di oggi ha dimostrato che Bagnaia fa la differenza.