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Sia Marc Marquez sia Joan Mir si aspettavano qualcosa di più dal GP del Qatar: entrambi erano convinti che il ritmo sarebbe stato più basso. Il pilota della Honda, però, accetta con serenità il verdetto della pista.
“Temevo per la mia tenuta alla distanza - ha detto il 93 - ma sotto questo aspetto non ho avuto problemi. Mi aspettavo un GP più lento, per questo ero convinto di fare un buon risultato, invece ci sono stati quattro piloti più veloci di me: non avevo quel ritmo. Già prima della gara sapevamo di non essere a posto con l’anteriore, non avevo fiducia: per questo nel warm up abbiamo provato la media davanti, ma la caduta mi ha tolto fiducia. Ho usato la soffice perché mi dava più confidenza".
"Ci ho provato - ha ripreso Marquez - ma quando ho capito che non potevo stare con i primi, ho pensato ad arrivare al traguardo. In questi giorni ho lavorato poco sulla moto, ma credo che il potenziale sia alto: questo non è un circuito a me favorevole, saremo più competitivi nei prossimi tre. Pol Espargaro non è stato più veloce di me solo in gara, ma per tutto il fine settimana: sembra che lui riesca a fermare meglio la moto usando di più il freno posteriore. Pol e Bastianini possono giocarsi il titolo”.
“E’ stata una gara molto critica - ha detto il campione del mondo del 2020 - con un ritmo piuttosto alto. La moto ha iniziato subito a scivolare: andando così forte, era normale che si muovesse con la soffice all’anteriore, mentre al posteriore avevo poco grip. Non sono troppo deluso, perché ho fatto quello che potevo: sono partito bene, poi ho cercato di essere dolce nella guida, ma nell’ultima parte del GP non ho potuto essere efficace come mi sarei aspettato".
"Questo risultato - ha concluso il pilota Suzuki - ci deve servire per migliorare, per costruire le basi della nostra stagione, dobbiamo trovare una migliore messa a punto. Suzuki quinta moto all’arrivo? Spero non sia questa la classifica reale. Non sono preoccupato e sono perfino riuscito a superare l’Aprilia in rettilineo: inimmaginabile nel 2021”.