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Veloci. Costanti. E anche un po’ stupiti: Alex Rins e Joan Mir sono stati grandi protagonisti nella prima giornata di prove libere del Qatar, con Rins che è addirittura stato cronometrato come il più rapido in fondo al rettilineo con la sua Suzuki.
“E’ una bella sensazione, non mi era mai capito da quando corro in MotoGP” sorride Alex, che conferma il suo grandissimo stato di forma, emerso già durante i test invernali.
“E’ naturalmente solo il primo giorno, ma si può dire che abbiamo iniziato bene questo GP. Rispetto al 2021 abbiamo un motore più potente, ma non è solo quello: anche l’abbassattore funziona meglio. Per il momento siamo messi bene, ma è ancora molto lunga…”.
Dove è migliorato il motore?
“Guidando la moto, non hai la sensazione di una grande differenza, poi i dati dicono che stiamo andando molto più forte: è una buona cosa, significa che c’è potenziale”.
Oggi hai fatto anche prove di ciclistica?
“Sì, stiamo continuando a fare comparative, nelle FP2 abbiamo utilizzato il telaio “standard”. E’ difficile dire se uno è meglio dell’altro: li abbiamo confrontati su quattro piste - Jerez, Sepang, Mandalika e qui - ci sono diversi opinioni. Per questo non abbiamo ancora deciso”.
Sei sorpreso di queste prestazioni?
“Un po’ sì, ma Suzuki ha lavorato tanto. Adesso bisogna però confermarsi in qualifica, partire dalla prima o dalla seconda fila”.
Ti aspettavi la Ducati un po’ in difficoltà?
“E’ solo il primo giorno. Nelle FP1 ho visto Bagnaia cadere davanti a me, è stato strano. Ma credo che domani e in gara saranno competitive”.
L’asfalto è peggiorato dopo il GP della F1?
“Ci sono buche differenti, ma l’asfalto oggi era più pulito di quanto ci saremmo aspettati”.
Mir: “Si può anche pensare alla pole"
Anche Joan Mir è naturalmente soddisfatto.
“La verità è che non abbiamo fatto un passo in avanti pazzesco nel motore, ma confrontiamo le prestazioni con la moto dell’anno scorso, senza l’abbassatore. Per questo, nel 2021 faticavamo in accelerazione, in uscita dalle curve, per poi arrivare più piano in fondo al rettilineo. Adesso, con questo abbassatore tutto funziona meglio e siamo più competitivi”.
Qual è la differenza nell’abbassatore?
“Il primo prototipo era più pesante, brusco nel suo intervento, mentre quello di Ducati e Aprilia erano molto dolci. Ecco, sotto questo aspetto siamo migliorati tanto”.
Ti aspettavi di essere così competitivo?
“Sapevo che potevamo essere veloci, ma così competitivo no. Io solitamente sono più efficace in gara che in prova, ma qui ci possiamo giocare anche la pole”.
Credi sia possibile migliorare nelle FP3?
“No, sarà molto difficile”.
Rins ha detto di non aver ancora scelto il telaio, tu?
“Io ho fatto la mia scelta l’ultimo giorno in Mandalika: non ci sono grandi differenze tra le due versioni, ma per non avere distrazioni abbiamo deciso di focalizzarci su uno dei due. L’altro lo riproveremo nei prossimi test (a Jerez, dopo il GP, NDA).