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Nessuna Honda nei primi dieci in qualifica: il migliore è stato Alex Marquez, 17esimo. Da quando il mondiale è tornato a Silverstone nel 2010 (12 qualifiche), soltanto tre volte in pole non c’è stato un pilota con la RCV. Nessuna Honda nei primi dieci al traguardo: il migliore è stato Takaaki Nakagami, 13esimo. Non era mai successo dal 2010. Insomma, la Honda batte a ogni GP un sacco di primati. Purtroppo, per la HRC, negativi.
Zero, come le Honda nei primi dieci in QP e in gara
Diogo Moreira, 18 anni, ha ottenuto la sua prima pole nel motomondiale e anche la prima pole della storia di un pilota brasiliano in 125/Moto3. Insomma, un risultato da libro dei primati.
Uno, come le pole di un pilota brasiliano in 125/Moto3.
Terzo in Olanda, secondo in Gran Bretagna: Maverick Vinales è al secondo podio consecutivo. Non accadeva dal 2020, quando Vinales, con la Yamaha fece secondo nei primi due GP della stagione. Sono passati quindi più di due anni. Vinales, tra l’altro, a Silverstone è partito per la prima volta dalla prima fila con l’Aprilia: insomma, anche i numeri confermano la crescita del pilota spagnolo.
Due, come i podi consecutivi di Vinales
Augusto Fernandez ha conquistato il suo terzo successo consecutivo, come era accaduto in passato, tra gli altri, a Marc Marquez, Johann Zarco e Franco Morbidelli, poi campioni del mondo a fine stagione. Fernandez è il secondo pilota a trionfare a Silverstone partendo dalla pole: ci era riuscito Pol Espargaro nel 2012.
Tre, come le vittorie consecutive di A.Fernandez.
A Silverstone, altri due piloti si sono aggiunti alla lista di quelli che hanno fatto almeno un giro al comando nel 2022: Johann Zarco (4 giri) e Alex Rins (6). Ecco la lista completa: Bagnaia (92), Quartararo (76), Miller (22), Martin (20), Bastianini, Oliveira, P.Espargaro (17), Bezzecchi (8), Rins (6), A.Espargaro (5), Zarco (4), Mir (3). Sono quindi 7 i piloti che hanno fatto almeno un giro al comando senza riuscire a vincere. Tra l’altro, Zarco è il pilota che ha ottenuto più pole (8), senza mai riuscire a salire sul gradino più alto del podio. Come si dice? Bene, ma non benissimo…
Quattro, come i giri in testa di Zarco
Ducati, Aprilia, Ducati, Ducati, Ducati: cinque moto italiane ai primi cinque posti. Come ha raccontato Nico Cereghini in DopoGP, era successo nel 1968, ma con distacchi ben differenti da quelli di domenica scorsa.
Cinque, come le moto italiane ai primi cinque posti in MotoGP
Per la sesta volta in questa stagione, Pecco Bagnaia non è scattato dalla prima fila (era quinto). Un dato che la dice lunga sulla velocità dei piloti della MotoGP: Bagnaia è uno specialista del giro secco e guida una Ducati molto competitiva, ma anche lui fatica a stare sempre davanti in qualifica.
Sei, come le volte in cui Bagnaia non è partito dalla prima fila.
Partito dalla ottava casella, Enea Bastianini si è toccato con Marco Bezzecchi alla prima curva, perdendo un’aletta anteriore e tre posizioni: alla fine del primo giro era 11esimo. Al traguardo è arrivato in quarta posizione, recuperando quindi ben sette posti: bravo Enea.
Sette, come le posizioni recuperate da Bastianini.
Pecco Bagnaia è salito per la ottava volta sul gradino più alto del podio in MotoGP, raggiungendo quindi Luca Cadalora, Kenny Roberts JR e Gary Hocking. Prossimo obiettivo, tra gli altri, Loris Capirossi. Bagnaia è il terzo pilota più vincente con la Ducati, dopo Casey Stoner (23) e Andrea Dovizioso (14).
Otto, come le vittorie di Bagnaia.
I numeri confermano la grande crescita di Aleix Espargaro nel 2022: la costanza, uno dei suoi punti deboli in passato, è diventata uno dei suoi punti forti del presente. In gara, è l’unico pilota ad aver conquistato almeno un punto in tutti i GP fino a oggi disputati, mentre in qualifica è partito nove volte su dodici dalle prime due file.
Nove, come le volte nei primi sei in QP di A.Espargaro.
Sottolineo spesso questo dato, perché mi colpisce sempre molto: nelle FP2, i primi dieci piloti erano in 0”432, nelle FP3 in 0”475. Come dire: sei mezzo secondo più lento del primo e sei fuori dalla Q2. Pazzesco
Dieci, come i piloti in poco più di 0”4 in FP2 e FP3