MotoGP 2022. Il manager di Joan Mir e il calo del budget in MotoGP: "Livelli allarmanti. Joan? L'anno sabbatico non è da escludere"

MotoGP 2022. Il manager di Joan Mir e il calo del budget in MotoGP: "Livelli allarmanti. Joan? L'anno sabbatico non è da escludere"
Paco Sanchez ha chiarito una volta di più che l'accordo con Honda non è ancora ufficiale. Su Pedro Acosta: "Non andrà in Hrc, troppo peso". Sui problemi con Ktm: "Contratti di m...a? Era una battuta a una domanda informale! Gardner? Ha carisma"
8 luglio 2022

Paco Sanchez, manager di Joan Mir, ha rilasciato una lunga intervista al canale Youtube TR MotoGP. Dal giorno dopo l’annuncio dell’addio di Suzuki alla MotoGP (anche se Livio Suppo sta tentando di salvare la squadra...) Mir è dato come nuovo compagno di squadra di Marc Marquez in Honda Hrc ma, nonostante siano passati mesi, l’annuncio ufficiale non è ancora arrivato.

Sánchez ha parlato di mercato atipico in questo 2022: “Quest'anno è stato un anno strano. Negli ultimi anni il mercato è stato chiuso molto rapidamente e prematuramente. Alcuni piloti hanno firmato un anno prima della fine della stagione. Quest'anno ci troviamo con una situazione diversa dopo l’addio di Suzuki. È qualcosa che non ci aspettavamo e ha rivoluzionato il mercato. Con altri due piloti sul mercato è ora la MotoGP al suo miglior livello di sempre".

Sanchez ha spiegato che le case europee hanno ridotto il budget per le prossime stagioni, e quindi sono calati gli stipendi dei piloti: “Soprattutto i marchi europei sono scesi. Questo ha fatto sì che ci siano poche moto Factory che pagano stipendi pre-Covid. Sono rimasti pochi posti che attraggono i piloti, sia a livello sportivo che economico. Il mercato dei piloti è in calo da anni, fatta eccezione per Marc, Fabio e Joan, che sono rimasti gli stessi. Stiamo raggiungendo livelli allarmanti”.

Il manager ha detto che, se saltasse il passaggio in Hrc, per il campione del mondo 2020 non sarebbe un problema l'anno sabbatico: "Joan non ha paura di niente, se così fosse resterebbe a casa. Conosce le difficoltà e al momento Honda è l'unica squadra che abbiamo. Se non gareggia in Honda, Joan va a casa, non c'è il piano B”.

"Contratti di m...a", l'equivoco di Sanchez con Ktm

Sánchez è manager di Remy Gardner: “Se dipendesse da me Remy avrebbe già rinnovato. Alla fine il pilota decide da una parte e il marchio dall'altra. Per quanto riguarda KTM, una mia frase è stata interpretata erroneamente in una conversazione formale e non un'intervista, in cui mi è stato chiesto perché non abbiamo parlato con Ducati o KTM per Mir e ho detto: 'Non siamo andati in KTM perché con i 'contratti di merda' Joan avrebbe voluto tornare a casa. Joan e Remy sono due piloti diversi, Joan è in MotoGP da tre anni nelle prime posizioni. Remy, è un debuttante”.

Il manager ha detto di essere ancora in attesa della decisione dell'azienda austriaca che starebbe analizzando i risultati di Gardner per rinnovare o porre fine al suo rapporto professionale: "La situazione di Remy dipende dalle prossime gare. Remy ha molto carisma, ma al giorno d'oggi ci sono squadre che preferiscono un profilo basso”.

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"Pedro Acosta in Hrc? I suoi rappresentanti non sono stupidi"

Su un possibile salto dalla Moto2 in Hrc di Pedro Acosta al posto di Mir, Sanchez è stato chiaro: “Non sono nelle riunioni della Honda, né so cosa ne pensino. Pedro non sarà il problema, sa che deve restare in Moto2 e non è pronto per saltare in MotoGP. Penso che sia avventato mettere quel peso su Pedro in una squadra con quella crisi. Pedro e i suoi rappresentanti non sono stupidi e sanno di avere tutto il futuro davanti e senza la pressione di salire in una squadra come la Honda".