MotoGP 2022. Il numero 1 sulla carena di Pecco Bagnaia e Alvaro Bautista? Claudio Domenicali la pensa così [VIDEO]

L'Ad della Casa bolognese ha detto la sua sul numero di carena che i due campioni del mondo useranno nel 2023. E sulla coppia di MotoGP Bagnaia-Bastianini: "Sono due grandi campioni ma Pecco lo è un po' di più"
9 dicembre 2022

Durante la presentazione dell’evento “Campioni in Piazza”, in programma giovedì 15 dicembre in Piazza Maggiore a Bologna (QUI il programma), l’Ad di Ducati Claudio Domenicali ha parlato anche dell’aspetto sportivo e ha risposto a una domanda che noi di Moto.it avevamo fatto anche ai lettori: secondo voi Pecco Bagnaia deve correre con il numero 1 sulla carena nel 2023?

A Domenicali abbiamo chiesto se Bagnaia e Bautista terranno il 63 e il 19 oppure avranno l’uno. Entrambi i piloti in qualche modo hanno lanciato dei segnali riguardo all’1: Bagnaia lo aveva sulla carena durante la 100 km dei campioni, Bautista ha detto in questo pezzo che Ducati avrebbe piacere che venisse usato l’1 ma alla fine lui deciderà in famiglia.

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Le parole di Domenicali: "Pecco63 io ce l’ho come adesivo sulla macchina!"

Questo il pensiero di Domenicali: “Il numero 1 è sempre bello perché indica che quella moto è campione del mondo, dall’altra parte è una scelta totalmente del pilota, completamente libera".

Poi Domenicali ha aggiunto: "Pecco ci sta ancora pensando, è combattuto, perché è molto affezionato al 63 e ha ragione… Pecco63 io ce l’ho come adesivo sulla macchina!, non so come dire, però c’è anche un uno… forse chissà potrebbe anche inventarsi qualcosa con i suoi grafici, saremo contenti comunque”.

Su Bagnaia e Bastianini: "Alla pari"

Bagnaia e Bastianini partiranno alla pari? “Certamente sì, sono i piloti che hanno vinto più gare, sette uno quattro l’altro nell’ultimo campionato. Sono piloti con caratteristiche molto diverse, ma entrambi hanno già dimostrato il loro talento. Sono due grandi campioni, Pecco lo è di più perché è campione del mondo. Partono dalla stessa configurazione tecnica, come anche Martin e Zarco. Su Jorge per molto tempo abbiamo ragionato, se era al caso di portarlo nel team ufficiale”.