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Cosa prova il grande Kevin, icona e bandiera della Suzuki, di fronte all’improvviso ritiro della casa di Hamamatsu dalla MotoGP? Il campione texano confessa a Motomagazine di non essere rimasto sorpreso dalla drastica decisione.
“L’ho saputo dalla stampa, ma so che Suzuki ha incontrato delle difficoltà con le nuove produzioni e le vendite - ha detto Schwantz - e d’altra parte la MotoGP è finanziariamente molto impegnativa: forse spendere tanti soli qui, per loro, non ha più senso”.
Decisione giusta o sbagliata? La GSX-RR ha portato Joan Mir al titolo 2020 ed è molto competitiva quest’anno con entrambi i piloti. Ma l’ex Suzukista non si sbilancia.
“Quando hanno deciso di chiudere i rubinetti, di smettere di bruciare soldi nel paddock del motomondiale, non hanno valutato altro. Sarà il tempo a dire se hanno fatto male o bene. Certo la squadra sta facendo benissimo, non meritava questa doccia fredda e in passato non è mai successa una cosa del genere: non mi sono mai sentito trattato come un oggetto, ai miei tempi eravamo tutti contenti e soddisfatti, soprattutto per il lato economico”.
Suzuki potrà cambiare idea da qui alla fine della stagione?
“Forse Suzuki potrebbe cambiare idea se spuntasse un ricco sponsor all’ultimo minuto, uno che dicesse ehi, abbiamo i soldi, perché non restate in MotoGP? Ma anche così non so se tornerebbero sulle loro decisioni, penso invece che siano convinti che lasciare sia la cosa più giusta per loro”.