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Pedro Acosta ha confermato di aver rifiutato la possibilità di passare alla MotoGP nel 2023 perché si sentiva ancora impreparato. Le parole di Acosta sono state riportate dal Diario de Jerez: "C'era la possibilità di fare il salto in MotoGP nel 2023, ma non mi sentivo preparato. Non vale la pena salire per il gusto di salire e perdere un anno della mia vita. Penso che ogni cosa abbia il suo momento giusto e nel mio caso non lo sarebbe stato il prossimo anno. Devo ancora fare bene nella categoria in cui mi trovo adesso prima di sentirmi pronto per fare il salto".
Parole chiare, frutto di un ragionamento maturo. Quello appena finito è stato il primo anno di Acosta in Moto2, un anno sicuramente positivo (è stato il miglior rookie, con 3 vittorie e il quinto posto finale) ma non è stato esplosivo come il suo primo in Moto3, chiuso da campione del mondo.
Nella prima conferenza dell’anno in Qatar ai piloti venne chiesto chi vedevano campione della Moto2 e tutti avevano indicato proprio Acosta: sarebbe stato qualcosa di unico, due volte campione del mondo all’esordio nella categoria.
Invece nel 2023 Acosta sarà ancora in Moto2, di nuovo da favorito.
Intanto però, seppur si tratti di una prova, il primo approccio di Acosta su una MotoGP è molto vicino, oggi infatti sul circuito di Jerez il talento dovrebbe provare la KTM RC16, sotto la supervisione di Dani Pedrosa, collaudatore della casa austriaca.
La possibilità di provare la MotoGP un premio che Acosta si è guadagnato nei due anni di motomondiale: prima campione del mondo e poi rookie of the year. Nel 2023 non sarà sulla griglia della top class, ma il 2024 potrebbe essere la stagione buona.
Anche perché, a guardar bene, dei quattro piloti Ktm in MotoGP, tre hanno un contratto di due anni (Miller, Binder ed Espargaro), quindi fino al 2024, mentre Augusto Fernandez lo ha solo di un anno. Quindi...