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Ci siamo. Il Motomondiale 2022 inizia in Qatar, sul Circuito di Doha, utilizzato per la prima volta nel 2004. Sono 16 le curve e in 13 è necessario l’utilizzo dei freni. È il tracciato in cui ci sono più frenate, seguono Misano e Jerez con 12. La frenata più impegnativa è la prima a cui si arriva a una velocità di oltre 340 km/h, lo spazio di frenata è 258 metri e la velocità di uscita è 102 km/h, il tempo di frenata è 5,5 secondi.
Altre curve impegnative sono la 4 e la 16, come si vede nella tabella qui sotto. Doha ha anche un altro primato, quello del tempo di funzionamento dell’impianto frenante: 40 secondi al giro, 15 secondi in più del Sachsenring e di Phillip Island. I giri da percorrere per la MotoGP sono 22, la pista è lunga 5,380 km.
In Qatar il pilota con più vittorie, 6, è Jorge Lorenzo (nuovo commentatore Dazn) seguito da Casey Stoner (5) e Valentino Rossi (4). Nessuno di loro domenica sarà in pista ma i campioni non mancheranno: sono 14 i piloti campioni del mondo sui 24 della MotoGP.
Anche quest’anno, per il settimo consecutivo, Brembo fornirà tutti e 24 i piloti di MotoGP, ciascuno con un approccio personalizzato. Notevole la presenza di Brembo anche in Moto2 e Moto3
La maggior parte dei piloti continuerà a prediligere l’utilizzo della GP4, la nuova pinza a 4 pistoni dedicata al campionato MotoGP introdotta nel 2020: si tratta di una pinza monoblocco in alluminio interamente ricavata dal pieno, con attacco radiale a 4 pistoni. È diventata la pinza di riferimento per la maggior parte dei piloti di MotoGP, anche se alcuni di essi continuano a prediligere l’utilizzo della pinza 2019 per questioni di abitudine e di performance diverse della moto stessa.
La novità in questo 2022 è rappresentata dal disco ventilato in carbonio con diametro da 355 mm. La caratteristica di questo disco è appunto la maggiore ventilazione che ha l’obiettivo di aumentare lo scambio termico e quindi migliorare il raffreddamento del disco stesso. Si tratta di una soluzione studiata ad hoc affinché i team possano utilizzarla nei circuiti che si prefigurano molto severi per l’impianto frenante come Spielberg, Motegi, Sepang o Buriram.
Le soluzioni di dischi freno in carbonio disponibili sono in totale 12 e la maggior parte dei piloti dovrebbe orientarsi su dischi da 340 mm, dividendosi tra High Mass (a fascia alta) e Standard Mass (a fascia bassa). Alcuni team invece continueranno ad utilizzare i dischi Standard e High Mass da 320 mm.
Il nuovo disco ventilato in carbonio è disponibile anche nella versione con diametro da 340 mm, già introdotta nel 2021 in Austria: rispetto al disco da 320 mm e al disco da 355 mm, questo è dunque l’unico disco, all’interno gamma offerta da Brembo, che si presenta sia in formato standard sia in formato ventilato, a seconda della preferenza dei team.
Come ricorda Brembo il carbonio assicura un triplice vantaggio: riduzione delle masse non sospese, coefficiente d’attrito identico dalla partenza all’arrivo e assenza di problemi di coppia residua che possono affliggere i dischi in acciaio.
Dopo i test svolti a Jerez e a Portimao, Brembo ha confermato la propria presenza come leader di impianti frenanti anche nelle categorie minori del Motomondiale, Moto2 e Moto3.
L’azienda bergamasca fornirà il 100% dei team con pinze, circa il 50% con dischi in acciaio, l’80% con pastiglie, il 90% con pompe e poco meno del 50% con cerchi Marchesini ai 15 team di Moto2 e ai 15 team di Moto3 che gareggeranno nel 2022.
Anche SBS Friction e J.Juan, i due brand recentemente acquisti dal Gruppo Brembo, forniscono un importante contributo ad alcuni team di Moto2 e di Moto3. Nello specifico SBS Friction è leader nello sviluppo, produzione e vendita di pastiglie freno aftermarket e materiali d’attrito per motociclette, scooter, ATV/UTV, auto speciali e applicazioni industriali mentre J.Juan è leader nello sviluppo e produzione di tubi freno in treccia metallica e componenti di sistemi frenanti per il settore delle motociclette.