MotoGP 2022. Le pagelle del GP d'Italia al Mugello

MotoGP 2022. Le pagelle del GP d'Italia al Mugello
A Pecco Bagnaia e alla Ducati, la coppia più veloce in pista, vanno i voti più alti . Ma Fabio Quartararo non è da meno: voto 10. Un 9,5 ad Aleix Espargaro, ma poi tanti voti bassi...
30 maggio 2022

Pecco Bagnaia voto 10
Non c’è dubbio: lui e la sua Ducati sono la coppia più veloce in pista. Nettamente. Quando guida così, con questa determinazione e sicurezza, è praticamente imbattibile. Ha ragione Marquez: può tranquillamente infilare una serie di successi consecutivi e diventare costantemente il pilota di riferimento. Bravissimo a reagire nel migliore dei modi all’errore di Le Mans. Devastante.

Fabio Quartararo 10
Forse è già successo, ma non ricordo un’altra volta di aver dato al secondo - quindi al pilota battuto - lo stesso voto del primo. Ma in questo caso credo sia assolutamente doveroso farlo: Bagnaia ha trionfato meritatamente, ma lui non è stato certo da meno. Incredibile come riesca a fare la differenza nonostante i decimi persi costantemente - ovviamente non per colpa sua - nel lungo rettilineo. Fenomeno.

Aleix Espargaro 9
Il suo passato fa dire: “sì, è bravo, però…”, c’è ancora un po’ di scetticismo nei suoi confronti. Però niente: è bravo e basta! Sicuramente ci ha messo tantissimo ad arrivare ad alto livello, ma adesso è tra i migliori piloti della categoria. E, come ha detto molto bene Vera Spadini nella diretta di domenica sera (la potete rivedere su moto.it e sul nostro canale YouTube), quel “sì, è bravo, però…” potrebbe dargli quella carica per fare il definitivo ultimo passo verso una consacrazione imprevedibile alla vigilia di questa stagione. Ah però, Aleix Espargaro.

Johann Zarco 8
E’ meno esplosivo rispetto all’inizio della scorsa stagione, ma sembra più solido e capace di gestire meglio la gara. Da venerdì a domenica non si è mai visto troppo, non è mai stato preso troppo in considerazione, ma alla fine il risultato finale è sicuramente più che positivo. Concreto.

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Marco Bezzecchi 9
Per la prima volta in prima fila, per la prima volta davanti a tutti in gara, per ben 8 giri, per la prima volta nei cinque al traguardo: cosa vuoi di più? Ha ragione Matteo Flamigni, il suo capo tecnico: questo è forte per davvero. Debuttante da riferimento.

Luca Marini 7,5
Finalmente veloce e consistente anche in gara, non solo il prova. E’ vero che è stato battuto sia il sabato sia la domenica dal compagno di squadra, ma la sua prestazione è sicuramente degna di nota: non dimentichiamo che la GP21 di Bezzecchi ha comunque una base più conosciuta della sua GP22. Sa perfettamente dove deve migliorare per fare un ulteriore passo in avanti. Ci siamo quasi.

Brad Binder 7
Deve riuscire a fare meglio in prova, perché in gara è quasi sempre efficace, sempre (senza quasi) il miglior pilota KTM al traguardo. Bello tosto.

Takaaki Nakagami 6,5
E’ il miglior pilota Honda al traguardo, ma è l’unica soddisfazione. Mezzo punto in più perché non deve essere facile avendo la certezza, o quasi, di non essere riconfermato per il 2023, sostituito da Ai Ogura. Compitino

Miguel Oliveira 6
Meglio rispetto ad altri GP, ma siamo veramente al limite della sufficienza. Il 31 scade l’opzione con KTM, che al massimo gli offrirà un posto nel team Tech3. Portoghese intristito.

Marc Marquez 9
Anche dopo aver parlato con lui domenica sera, fatico a capire il motivo, il senso di disputare il GP d’Italia. Ma, ancora una volta, ha dimostrato un carattere e una determinazione straordinaria, una voglia di adrenalina continua che lo portano ad affrontare ogni tipo di difficoltà. Giovedì verrà operato per la quarta volta, per l’ennesima sfida di questi due anni indimenticabili, purtroppo in senso negativo. In ogni caso, sportivamente ammirevole.

Fabio Di Giannantonio 8
Era evidente che la pole fosse conseguenza soprattutto della sua voglia di rischiare più dei rivali in condizioni difficili. Ma intanto, una pole l’ha portata a casa e in gara è stato più che dignitoso. In avvicinamento.

Maverick Vinales 5
Fa rabbia, perché se alla fine del primo giro sei 23esimo e arrivi 12esimo al traguardo, significa che hai la velocità. Ma la velocità bisogna averla anche in qualifica, in partenza, nei primi giri… Potenziale inespresso, per il momento.

Jorge Martin 5
Ha ammesso che con la GP22 non si trova, non riesce più a fare la differenza. Se non altro, è arrivato al traguardo.

Jack Miller 4
In qualifica ha fatto una tattica suicida, tirando gli altri piloti e rimanendo così fuori dalla Q2, in gara non si è mai visto. Futuro arancione (KTM).

Franco Morbidelli 4
Mannaggia, che situazione incredibile. Nell’episodio n. 69 di #atuttogas (potete ascoltare il podcast su moto.it e sulle principali piattaforme podcast) ha spiegato come nelle ultime gare ci fossero stati dei miglioramenti nel finale, ma al Mugello non si sono visti. Il mistero continua.

Michele Pirro 5
Già è dura correre in MotoGP una volta ogni tanto, lo è ancora di più dovendo fare sviluppo. Non gli si può chiedere la luna.

Andrea Dovizioso 4
Il problema più grande è che non ci crede più, ha perso ogni tipo di motivazione. Dura continuare così. Frustrato.

Lorenzo Savadori 5
Vedi il giudizio di Michele Pirro.

Enea Bastianini 4
Un errore grave, una mancanza di costanza preoccupante se punti al titolo: ha grandissime qualità, è tra i più forti e veloci in assoluto, ma certi sbagli non vanno fatti. Occasione persa.

Joan Mir 4
Assente, poco concentrato, completamente svuotato di ogni carica e ambizione agonistica. Irriconoscibile.

Alex Rins 5
La caduta - si è scoperto dopo - è stata determinata da una manovra molto al limite, diciamo così, di Takaaki Nakagami. Non stava andando piano in quel momento, ma la sua gara, ancora una volta, è stata fortemente condizionata da qualifiche disastrose. La situazione generale non è semplice, bisogna reagire.

Pol Espargaro 4
Si sente un pesce fuor d’acqua: “Non mi fanno provare il materiale nuovo” dice avvilito. La HRC era un sogno, adesso è solo un incubo.

Ducati DesmosediciGP voto 9,5
Siamo vicini alla perfezione, perlomeno al Mugello. Complimenti a Gigi Dall’Igna e ai suoi uomini.

Yamaha M1 voto 6
Senza Quartararo, sarebbe da 4 in pagella. Ma Quartararo c’è: evidentemente si può andare forte con la M1… Boh!

Aprilia RS-GP voto 9
Sembra avere solo pregi: è in crescita costante. Come nel caso della Ducati, bisogna solo elogiare il lavoro di Romano Albesiano e dei sui tecnici.

KTM RC16 voto 6
Francesco Guidotti, nella diretta di venerdì con moto.it, ha spiegato bene le difficoltà KTM. Però non è nemmeno così lontana.

Suzuki GSX-RR voto 7,5
La moto è molto più competitiva di quanto si sia visto al Mugello (e a Le Mans)

Honda RC213V voto 6,5
Mancano soprattutto i piloti, ma i limiti ci sono.

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