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Ha rischiato tanto, troppo in prova: due cadute che potevano costargli care. Ma per tutto il resto è stato perfetto, campione nel gestire: la pressione; l’obbligo di vincere a tutti i costi; gli attacchi di Bastianini; le polemiche sul gioco di squadra; il dopo gara.
Dispiace che un pilota così venga messo in qualche modo in discussione: per me è fenomenale in pista e fuori, la sua onestà è meravigliosa. Un degno campione del mondo. Tutti in piedi ad applaudire.
Voto difficilissimo: poteva vincere? Ha esagerato mettendo troppa, forse inutile pressione a Bagnaia? Quanto è stato destabilizzato da quel cartello “Bagnaia”, chiara indicazione a far passare il futuro compagno di squadra?
Quanta tensione, quanta pressione ha dovuto gestire questo ragazzo, la cui unica, vera colpa è di essere super competitivo? Per lui una gara difficilissima, tante le decisioni da prendere mentre vai a 300 km/h e dovresti teoricamente pensare solamente a vincere, ma sei talmente condizionato che non puoi esprimerti come vorresti. Velocità esagerata.
Anche lui, come Bagnaia, è stato in difficoltà in prova, ma in gara è stato strepitoso, fin dalla partenza, nonostante una micro frattura al dito medio della mano sinistra. La Yamaha qui era decisamente più competitiva rispetto ad altre piste, ma lui ha fatto un’altra volta una grandissima differenza, mostrando di avere una velocità superiore. Perderà il titolo, ma si conferma di un altro livello. Come si dice in francese? Chapeau!
Peccato per la partenza, unica nota negativa di un altro fine settimana straordinario: questo è uno di quelli buoni, da tenere in grande considerazione per il futuro. A un certo punto, sembrava potesse mangiarsi anche Quartararo, invece la rimonta l’ha costretto a un extra consumo della gomma e quindi ha dovuto “accontentarsi” del quarto posto.
Da vedere sulla moto, è bellissimo, uno di quelli che trasmette adrenalina. Altro che debuttante.
Partendo dalla quinta posizione, ero convinto che potesse fare molto di più. Invece non è mai stato veramente incisivo: le mie aspettative erano più alte. Ecco perché non va oltre la sufficienza. Può fare di più.
Mai veramente veloce né in prova né in gara, a conferma che gli alti e bassi fanno ancora parte del suo DNA. D’accordo, in questa stagione gli alti sono stati molto più dei bassi, ma deve fare un altro passo in avanti per stare costantemente dove potrebbe stare. In ombra.
Considerando quello che fanno gli altri piloti Honda, meriterebbe almeno un voto in più. Ma lo sfruttamento delle scie altrui in prova sta diventando un comportamento stucchevole: per carità, nessuna irregolarità, ma non è certo bello da vedere. Anche perché stiamo parlando di uno dei più forti piloti della storia del motociclismo, non di un pivellino alle prime esperienze: queste manovre fanno male soprattutto alla sua immagine.
Sembra impossibile che nessuno glielo spieghi. Il fine giustifica i mezzi?
Dopo i primi giri ero convinto che sarebbe entrato comodamente nei dieci, invece, a sorpresa, nella seconda parte della gara è calato invece di crescere come al solito. Un po’ spuntato.
È completamente sparito in questo GP. Gara da dimenticare.
Con le sue dichiarazioni ha contribuito a creare un po’ di tensione dentro al box, finendo forse con l’esserne anche condizionato: al di là dei problemi - reali - è sembrato crederci meno che in altre occasioni. Sogno svanito.
Meriterebbe molto di più, ma sia in prova sia in gara è stato protagonista di manovre quanto meno discutibili, passando per il “cattivo” del GP. Ovviamente non è così, ma quanto successo pesa sul giudizio complessivo.
Al di là di questo, è stato nettamente il suo miglior fine settimana: una crescita importante, una velocità costante da venerdì a domenica. Dai Franco, dai dai.
Non è riuscito a trovare velocità e costanza. Ma questa volta ha più di una giustificazione.
Nel giro secco fa cose spaventose, ti chiedi come faccia a farle. Allo stesso modo, però, ti chiedi come non riesca a concretizzare in gara questa sua velocità. Va rivisto qualcosa.
Si potrà discutere sulla gestione dei piloti, ma tecnicamente sono un passo avanti a tutti gli altri. Che moto!
Decisamente competitiva su questo tracciato e questa volta non solo grazie al fenomeno Quartararo.
Come al solito, ha mostrato una buona competitività generale.
È tornata a essere in grande difficoltà: Marquez in qualche modo ci mette una pezza, ma le prestazioni non sono all’altezza del marchio.
Un passo indietro: come è successo altre volte durante la stagione, manca costanza, le buone prestazioni si alternano alle difficoltà.
Nel momento cruciale, è mancato qualcosa. Nei test invernali qui era stata molto efficace, le aspettative erano alte, invece sono emersi limiti inaspettati.
Un passo indietro rispetto alle ultime gare.