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Le prime notizie arrivate dall’Argentina non sembravano così allarmanti: il materiale, seppure in ritardo, pareva fosse arrivato a destinazione. Ma non è così, come ha spiegato lo stesso Carmelo Ezpeleta nella sua conferenza stampa straordinaria.
Ricapitolando: l’ultimo aereo cargo, rimasto fermo a Mombasa (in Kenya) per problemi tecnici, partirà solo domani mattina alle 8,30. Da lì, dovrà fare un altro scalo, per arrivare in Argentina nel pomeriggio.
Quindi soltanto alla sera, i meccanici potranno iniziare a lavorare sulle moto, facendo, come ha detto Luca Marini, “in una notte il lavoro che solitamente viene fatto in due giorni”.
Ma non è l’unico problema: finché l’aereo non partirà, non ci potrà essere la certezza dell’arrivo del materiale. E ogni ritardo potrebbe avere effetti definitivi sulla disputa del GP. Insomma, c’è da sperare che da qui in poi vada tutto per il meglio, secondo il nuovo programma messo a punto dalla Dorna.
Secondo quanto dichiarato da Carmelo Ezpeleta, il guasto tecnico all’aereo cargo ha avuto conseguenze inimmaginabili a causa di un ulteriore problema al secondo aereo inviato in Kenya e anche a causa della guerra in Ucraina: “Il 20% degli aerei cargo sono russi o di compagnie russe, adesso ci sono circa 1400 aerei di questo tipo in tutto il mondo”, ha spiegato il numero uno della Dorna. Ecco perché non si è potuto sostituire immediatamente l’aereo rotto e si è stati costretti a far arrivare in Kenya i pezzi di ricambio per aggiustare il motore: i cargo disponibili sono pochi.
Ma cosa accadrebbe se l’aereo dovesse partire in ritardo o, sciaguratamente, avere altri problemi? Il GP non può essere rinviato a lunedì, perché altrimenti tutto il materiale non arriverebbe in tempo ad Austin, dove il 10 aprile è in programma il GP degli Stati Uniti.
Annullare il GP d’Argentina sarebbe un gran bel guaio per la Dorna, che dovrebbe rimborsare i biglietti: da queste parti, l’attesa per il GP è altissima, sulle tribune ci sono sempre stati più di 100.000 persone. Davvero una brutta situazione. Non resta che sperare che non ci siano ulteriori intoppi.