MotoGP 2022. Marc Marquez tranquillizza i suoi fan: "Mi ispiro a Nadal"

MotoGP 2022. Marc Marquez tranquillizza i suoi fan: "Mi ispiro a Nadal"
Con una lettera indirizzata agli appassionati e diramata dalla Honda, Marc ci aggiorna sul suo recupero dopo l’operazione all'omero destro e su come è arrivato a questo punto. Il momento è difficile, tra il dubbio che il braccio torni davvero a posto e la speranza di tornare forte
29 giugno 2022

La lettera è lunga e persino intima, Marc ricostruisce cosa è accaduto nell’ultimo anno, ma si sofferma soprattutto sul suo stato d’animo di oggi, su come passa le sue giornate. Dallo scorso settembre sapeva che forse sarebbe servita una quarta operazione: l’osso non si era saldato del tutto, fin dall'inizio della stagione si rese conto di avere grossi limiti, ma decise di nascondere il problema per difendersi dalla curiosità della stampa e dei fans, soltanto il team (con la Honda) era al corrente della situazione.

L'intervento chirurgico negli Stati Uniti lo ha sorpreso nei tempi: Il periodo postoperatorio è stato velocissimo, l’hanno dimesso immediatamente, mentre la preparazione è stata pianificata con largo anticipo.

“Prima dell'operazione ero di ottimo umore, ma nelle ore successive mi sono sentito peggio, per l'anestesia e per il dolore. Ho passato un brutto periodo per due o tre giorni, ma poiché non era la prima volta che il mio braccio veniva operato e sapevo già come sarebbe stato, ero consapevole che il dolore era normale e che sarebbe diminuito in seguito. Ora mi sento abbastanza bene, non c'è dolore. Ho ancora il braccio immobilizzato e sto facendo esercizi di mobilità passiva leggera. Mi sento motivato, perché la sensazione è buona e sono entusiasta di iniziare il recupero non appena i medici me lo diranno, per vedere se il mio braccio funziona come dovrebbe”.

Non è per nulla facile il momento per Marc Marquez. Si può immaginare come debba sentirsi, tra l’angoscia e il dubbio. Lui parla espressamente di speranza.

“La mia sensazione attuale è di speranza. Non mi vedevo in sella alla moto per molto tempo, forse un anno o due, ma dopo l'intervento di Rochester ho ritrovato la speranza di poter continuare a gareggiare senza dolori e divertirmi sulla moto”.

Ora, nella sesta settimana verrà eseguita una radiografia, in base alla quale sarà definito il percorso del recupero. Fino ad allora Marc ha poco da fare: si alza presto, fa un'ora e mezza a piedi, poi cerca di tenersi occupato con le chiamate al team e restando in famiglia o in casa. Nel pomeriggio un po’ di lavoro delicato sulla parte inferiore del corpo e sul braccio sinistro. Ma pensa molto e non si perde d’animo.

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“A volte -confessa Marc- mi fermo a pensare alla motivazione; nel mio caso, l'unica conclusione che raggiungo è che la mia motivazione nasce dalla passione e dall'entusiasmo, che resta lo stesso da più di dieci anni. Tutto questo mi spinge anche a pensare all'obiettivo, che è quello di divertirmi e competere ad un buon livello, senza soffrire o provare dolore”.

Marc non è solo, è supportato da Alex Crivillé, che ha vissuto qualcosa di simile, da Alberto Puig e da Mick Doohan. Sono le persone che lo hanno consigliato di più. E poi c’è anche Rafa Nadal, che è un esempio per lui.

Anche quando la gente pensava che fosse finito, Nadal ha saputo superare il dolore e vincere ancora. Ero con lui al Madrid Masters 1000. So tutto quello che ha sofferto ed è per questo che per me è un punto di riferimento, perché anche quando non è al massimo lui è capace di vincere tornei come il Roland Garros. Ricordo che in una conferenza stampa ha ammesso che il dolore ha cambiato il suo umore, e questo lo capisco. Prima di salutarvi, voglio ringraziarvi ancora una volta per il supporto che ricevo da tutti voi. Prometto che farò tutto il possibile per competere di nuovo e godermi dei bei momenti insieme”.

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