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Quando entri nel box, c’è Marco Simoncelli che ti guarda: a me fa effetto, fa venire i brividi. “Sono io che ho voluto quella foto, voglio Marco con me nel box. Punto”. Paolo Simoncelli è uno sempre diretto, i suoi modi di fare possono anche essere scomodi, ma non puoi non volergli bene.
“Questo mondo, quando ti prende, ti prende. Se vai da un dottore ti dice che sei malato di questo mondo” ammette Paolo, uno che potrebbe benissimo starsene a casa, ma che non ci riesce. Paolo ripercorre come è nato il suo team (“Tutta colpa di Aldo Drudi, bisognerebbe menarlo” scherza), di cosa significa portare in giro il nome Sic58.
“Non faccio questo lavoro per portare in giro un messaggio, ma dobbiamo essere seri, puliti, il più possibile belli. Lo dico sempre ai ragazzi: portiamo in giro qualcosa di grande” spiega Paolo.
“Con Marco, con le moto, ho passato i 24 anni più belli della mia vita: il periodo delle minimoto è indimenticabile. I bambini si sportellano in pista, poi fuori sono amici, giocano assieme, poi tornano a sportellassi in pista. Meraviglioso”. Chi vive quel mondo lì sa che è così, ma fa effetto - a me, perlomeno - che non abbia nessun rimpianto.
“A volte diventi così tifoso di tuo figlio, che perdi lucidità” racconta parlando dei genitori che seguono con troppa passione i propri figli. Li capisce, in un certo senso li giustifica. Poi si torna a parlare di corse, di progetti, di regole giuste e sbagliate. E Sic, da dietro ti guarda, ti ascolta.
L’episodio completo, numero 58, di #atuttogas, il podcast di Moto.it, si potrà ascoltare da domenica prossima, 13 marzo 2022, su Moto.it e sulle principali piattaforme podcast.