Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Jerez - La spalla destra, inevitabilmente, non è ancora a posto: Pecco Bagnaia fa vedere il movimento, decisamente limitato rispetto a quello della sinistra. “Ma non dovrebbe essere un grande problema” ripete, forse per convincere anche se stesso. Insomma, Pecco non è al meglio, non può esserlo: speriamo che sia solo un fastidio e non un problema reale.
“E’ il primo giorno che mi sento un po’ meglio. La spalla continua a buttare fuori liquido e cambia continuamente il colore: adesso siamo tendenti al giallo… Quello del liquido è un po’ un problema, ma poteva andare peggio”.
Come è stato il dopo-GP del Portogallo?
“Lunedì e martedì avevo più o meno lo stesso dolore di domenica, ma con la terapia la situazione sta migliorando. Sicuramente in questi giorni non potrò fare troppi giri, dovrò risparmiarmi per domenica, ma non dovrebbe essere un grosso problema: qui abbiamo fatto tante prove in passato, abbiamo parecchi dati. La moto dovrebbe essere competitiva”.
Tu e Marquez sembrate accumunati dallo stesso destino: avete gli stessi punti in classifica (31); avete qualche problema fisico, dovete ancora trovare la migliore messa a punto della moto, lui più di te, per la verità. E soprattutto, molti vi considerano ancora come i principali candidati al titolo…
“Domenica ho spinto tanto per poter correre e la Clinica Mobile mi ha dato una bella mano: avevo bisogno di disputare il GP. Ed è stato un bene, perché il GP del Portogallo mi ha dato una gran fiducia con la moto: domenica ho fatto il mio miglior crono al diciassettesimo giro, girando 0”3 più rapido rispetto al 2021. Sono tornato a frenare come nella passata stagione, con la stessa percorrenza in curva: insomma, quella gara mi ha dato forza, siamo messi abbastanza bene con la moto. Vediamo cosa succede in pista”.
Questa è una pista favorevole a te e alla Ducati?
“Nel 2021 io e Jack (Miller, NDA) ci siamo trovati bene, ma Fabio (Quartararo) era superiore: fummo fortunati a fare primo e secondo. In ogni caso, questo è un tracciato che mi piace: nel 2020 ero secondo quando ho rotto il motore, nel 2021 siamo andati forte e nei test di novembre avevo fatto un tempo incredibile con le gomme medie. Diciamo che la nostra moto non ha più piste nemiche, è completa: magari si adatta meglio a un circuito piuttosto che a un altro, ma non ci sono tracciati negativi per noi”.