MotoGP 2022. Piero Taramasso, Michelin: “Pochissime lamentele da parte dei piloti”

Piero Taramasso, responsabile in pista di tutto lo sport (quindi non solo della MotoGP) Michelin, fa il bilancio della stagione 2022.

“Positivo: abbiamo dimostrato una maggiore costanza di rendimento con l’obiettivo di ridurre il numero di specifiche, tenendo le gomme più polivalenti, più facili da mettere in temperatura. Nel 2021 le specifiche erano più di 40, nel 2022 abbiamo fatto tutti i GP con 30 specifiche, con pochissime, per non dire nessuna lamentela da parte dei piloti. Sia i tecnici sia i piloti hanno capito meglio gli pneumatici”.

Secondo Taramasso, il posteriore soddisfa tutti i piloti, mentre sull’anteriore c’è ancora qualcosa da migliorare: in futuro ci saranno delle novità. Il responsabile della Michelin spiega anche l’innalzamento della pressione, tema di cui si è discusso molto nel 2022. A cosa è dovuto? Nel podcast, Piero illustra molto bene questo fenomeno, perché si verifica, perché adesso si avverte più che in passato. A tutto, c’è una risposta tecnica.

C’è spazio anche per analizzare le considerazioni del nostro ingegnere Giulio Bernardelle: le Michelin sono troppo sensibili ai cambi di temperatura? C’è troppa poca differenza tra soffice, media e dura?

Taramasso conferma che nel 2023 si passerà da tre a due specifiche a GP per la gomma posteriore, per un totale di 15 pneumatici anteriori e 12 posteriori.

Si parla della “gara sprint” che verrà disputata il sabato: “Per noi non cambia nulla, per quanto ci riguarda siamo favorevoli”.

Per il 2023 ci saranno altre novità?

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Appuntamento a settimana prossima per una nuova puntata di #atuttogas