MotoGP 2022. Ramon Forcada duro sulla Sprint Race: “Dovevate consultare i tecnici!”

MotoGP 2022. Ramon Forcada duro sulla Sprint Race: “Dovevate consultare i tecnici!”
Dopo i piloti protestano anche i tecnici e Ramon Forcada è duro: i dirigenti dei team hanno preso decisioni senza coinvolgerci. La gara del sabato può essere una bella novità, ma il programma del GP va modificato correttamente
24 agosto 2022

Non soltanto i piloti, anche i tecnici si sentono scavalcati sulla questione della Sprint Race. Non siamo mai stati consultati, dicono, e uno dei più critici è Ramon Forcada.

“La FP1 non dovrebbe contare per le qualifiche - ha scritto Forcada sul suo twitter personale - perché quella è una sessione di adattamento al circuito, con tanti test programmati e tante modifiche da apportare alla moto”.

Il minimo che si possa dire è che Dorna non si sia mossa bene: Ezpeleta ha necessariamente coinvolto FIM e IRTA, ha assicurato di essersi consultato con le case costruttrici, ma evidentemente ha lasciato qualche falla.
Doveva essere l’IRTA, cioè l’associazione dei team, a raccomandare alle varie squadre di consultarsi con i loro tecnici? Forse sì, ma non è stato fatto.

“I team manager sono dei dirigenti - ha puntualizzato il direttore tecnico di Dovizioso - e non si devono mettere nei panni dei propri tecnici. Hanno preso questa decisione della gara sprint e il team tecnico è stato completamente ignorato. Come al solito”.

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Dopo essere sbottato con le critiche, anche dure, Ramon ha aggiunto che in ogni caso preferisce dare una lettura positiva della Sprint Race.

“Il campionato ha bisogno di novità di questo tipo e la gara corta potrebbe anche funzionare bene. Purché però il fitto programma di prove libere e qualifiche della MotoGP sia modificato correttamente: c’è sempre meno tempo per mettere a punto la moto e i dettagli contano ogni volta di più”.

Nei ventuno GP del calendario il lavoro della squadra e del pilota è diventato enorme. Soprattutto sono cresciuti a dismisura i tempi dedicati ai setting elettronici e ciclistici, nonché ai test e alla scelta delle gomme.

Lo ha spiegato bene anche Luca Marini nella diretta Sky del dopo gara austriaco. Gradualmente tutti gli staff tecnici hanno messo a punto un programma dettagliato da sviluppare sui quattro turni di prove libere, per arrivare alle qualifiche e poi alle gare mediamente a posto.
Forcada e i suoi colleghi temono di non disporre più dei tempi necessari: per loro la Sprint Race non rappresenta soltanto un carico di lavoro supplementare, ma anche il rischio concreto di lavorare in fretta e male.

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