MotoGP 2022. Si ritira a 32 anni il pilota calabro-tedesco Sandro Cortese: "Ho rischiato la sedia a rotelle"

MotoGP 2022. Si ritira a 32 anni il pilota calabro-tedesco Sandro Cortese: "Ho rischiato la sedia a rotelle"
A 20 mesi dal drammatico infortunio di Portimao in Superbike Cortese ha gettato la spugna dopo una lunga riabilitazione: "È stato difficile tornare a camminare". Ha vinto un mondiale di Moto3 e uno di Supersport
6 aprile 2022

Ha vinto il primo mondiale di Moto3 nel 2012 e un campionato del mondo Supersport nel 2018. Nel motomondiale ha corso 221 gare tra 125, Moto3 e Moto2 vincendone 7 e finendo sul podio 29 volte.

Una carriera di tutto rispetto per Sandro Cortese, pilota tedesco classe 1990 e i cui genitori sono originari di Cirò, in Calabria. Una carriera che si chiude e l’annuncio è stato dato dallo stesso pilota dai suoi canali social.

Cortese nell’agosto del 2020 ha subito un gravissimo infortunio a Portimao, in Portogallo: un incidente in cui ha rischiato seriamente di rimanere paralizzato. Nell’ultimo giro di gara-1, dopo un contatto con un altro pilota, Cortese è caduto andando ad impattare con la schiena contro il muretto di protezione.

Da quell’infortunio l’inizio di un calvario per recuperare fino alla decisione di smettere: “Sono passati 20 mesi dal mio incidente, vi informo che ho deciso di ritirarmi ufficialmente dalle corse. Solo grazie alle cure che ho ricevuto a Portimao e all'intervento chirurgico d'urgenza a Faro sono sfuggito alla paraplegia (cioè alla paralisi della parte inferiore del corpo, ndr). Ci penso ogni giorno e sono infinitamente grato di poter ancora condurre una vita normale. Grazie al sostegno della mia famiglia, della mia ragazza e dei miei amici che mi hanno aiutato a superare il momento difficile subito dopo l'incidente”.

“Il mio corpo – ha specificato Cortese - non è più lo stesso dall'incidente e ci sono voluti molti mesi di riabilitazione per poter camminare di nuovo senza dolore”.

Riguardo alla sua carriera ha detto che è stata qualcosa “che non avrei mai sognato”.

Una carriera importante, il mondiale di Moto3 e quello di Supersport

Una carriera che ha avuto diversi picchi e che nel 2012 l’ha portato a vincere con autorevolezza il mondiale di Moto3: 325 punti, 5 vittorie, altri 10 podi e due piazzamenti. Zero cadute.

L’anno dopo il passaggio in Moto2 dove i suoi migliori piazzamenti sono stati 3 terzi posti ottenuti nel 2014, 2015 e 2016 a Brno, in Giappone e in Australia.

Nel 2018 ha abbandonato il motomondiale ed è andato a vincere il Mondiale Supersport con la Kallio Racing: 12 gare, 2 vittorie, altri 6 podi e 4 piazzamenti. Zero cadute.

Nel 2019 e nel 2020 l’italo tedesco ha disputato il mondiale di Superbike: il primo anno in Yamaha, chiuso al 12esimo posto mentre il secondo anno, fino al drammatico infortunio di Portimao, ha corso con Kawasaki.

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Il drammatico infortunio, la riabilitazione lenta e la decisione di smettere

Come detto dallo stesso Cortese la possibilità di finire su una sedia a rotelle è stata seria e solo la preparazione e il tempismo dei medici gli ha evitato questo futuro infausto.

Cortese si è sottoposto a un lungo lavoro di riabilitazione ma alla fine ha mollato le moto, consapevole del rischio che ha corso. Rimarrà comunque nel mondo del motorsport: “Anche quest'anno farò parte delle famiglie Liqui Moly, ServusTV e Yamaha con grande entusiasmo. Inoltre, ho un nuovo progetto con il mio sponsor di lunga data, il Gutmann Gruppo”.

Cortese ha ringraziato “di cuore tutti voi, cari amici, tifosi, partner, sponsor e sostenitori. Mi avete sempre sostenuto e avete vissuto il sogno con me".

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