MotoGP 2022. Test di Mandalika, Day 3. Franco Morbidelli: “Yamaha in difficoltà? Siamo 2° e 5°…”

MotoGP 2022. Test di Mandalika, Day 3. Franco Morbidelli: “Yamaha in difficoltà? Siamo 2° e 5°…”
Come sempre, Franco cerca di vedere il lato positivo: “Non siamo certo il riferimento velocissimo, ma abbiamo altre caratteristiche da sfruttare al massimo”. Sui test: “C’è voluto un po’ di tempo per trovare una buona base: adesso ce l’abbiamo”
13 febbraio 2022

Mentre Fabio Quartararo non nasconde tutto il suo disappunto verso la Yamaha, Franco Morbidelli fa di tutto per essere positivo. Non è una maschera, è il suo stile.

“La Yamaha è in difficoltà? Siamo secondo e quinto… Noi dobbiamo usare quello che abbiamo, questa è la nostra moto. Sappiamo tutti che la M1 non è certo la più impressionante dal punto di vista della pura velocità, sappiamo che è la più lenta in assoluto, ma ha altre caratteristiche, che vanno sfruttate al massimo. Certo il pilota deve fare più la differenza in curva che in rettilineo, questo è più rischioso, ma la Yamaha sta lavorando per migliorare questo aspetto. Noi piloti dobbiamo fare il massimo, poi vedremo dove saremo. Al momento siamo secondo e quinto…”.

Franco trasmette tranquillità: è uno dei suoi tanti pregi. Ecco l’analisi di quanto è successo nei test invernali.

“Devo ancora migliorare il mio feeling con la moto, sono salito da poco sulla M1 2022. A Sepang abbiamo trovato una base e qui abbiamo migliorato continuamente nei tre giorni, ma ancora non ce l’ho in mano come la 2019”.

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Fisicamente come stai?

“Purtroppo non posso ancora allenarmi come vorrei. Quando siamo arrivati qui dopo la Malesia, ho visto tutti correre in pista, Fabio (Quartararo, NDA) non so quanti giri ha fatto, mentre io posso solo camminare… Non sono al meglio: quando torno a casa, però, posso ricominciare a fare la preparazione in un modo più adeguato, potrò lavorare di più sulla parte aerobica e cardio”.

Quindi non sei ancora pronto per la gara?

“Mi sono sentito bene con le gomme usate, ma non so come sarei messo sulla distanza totale del GP”.

Comunque sei stato competitivo.

“Non abbiamo avuto il tempo per provare più “time attack”, ne ho fatto uno ieri e due oggi. Ci siamo concentrati soprattutto sulla moto per capire meglio la 2022, che è molto simile alla 2021, ma molto differente dalla 2019. Dovevo trovare la mia base, per questo abbiamo perso un po’ di tempo. Poi i tempi sono venuti fuori abbastanza bene: diciamo che abbiamo una buona base di partenza, ma bisogna migliorare”.

Come va con il tuo capo tecnico?

“Benissimo. Patrick è bravissimo, sa cosa bisogna fare sulla moto: è molto nervoso per la sua prima gara da capo tecnico (prima era un tecnico delle sospensioni, NDA), ma sono sicuro che farà molto bene”.

Che campionato ti aspetti?

“Da questa MotoGP mi aspetto tante sorprese: sarà stellare, con tanti, tantissimi piloti che vanno fortissimo. La Honda è molto competitiva, ma anche la Ducati, la Suzuki, l’Aprilia. Mamma mia, che bella!”.