MotoGP 2022, test Mandalika, Day 2. Fabio Quartararo: “Non abbiamo fatto nessun passo avanti"

MotoGP 2022, test Mandalika, Day 2. Fabio Quartararo: “Non abbiamo fatto nessun passo avanti"
Fabio Quartararo è soddisfatto del lavoro fatto nel secondo giorno di test a Mandalika, ma il distacco dalle Ducati non è diminuito
12 febbraio 2022

"Non sono un ingegnere, posso solo fare del mio meglio per vedere fin dove posso arrivare". Queste le parole di Fabio Quartararo al termine della seconda giornata di test a Mandalika. Un Day 2 sicuramente positivo per il pilota Yamaha: "Oggi ho la sensazione di aver guidato abbastanza bene. Con le gomme nuove non ero super veloce, ma con le gomme usate ero davvero veloce. Sono felice. Durante il time attack mi mancava un po' di velocità massima; è qualcosa che dovremo migliorare domani. Considerando che non abbiamo abbastanza potenza - prosegue -, in questo momento dobbiamo concentrarci su quel giro veloce che ci permetterà di partire davanti in griglia. Questo è ciò che mi preoccupa di più". 

 

Il ritmo di gara?
"Ho un buon ritmo di gara e sono capace di andare molto, molto veloce. Per una parte della giornata siamo stati lenti perché abbiamo usato la gomma morbida anteriore con 55° in pista, ma quando abbiamo messo la gomma da gara nel pomeriggio il ritmo è stato molto buono. Penso che domani vedremo dove siamo veramente in termini di ritmo di gara, effettuando una simulazione. Non abbiamo intenzione di fare tutti i 27 giri della gara, ma qualcosa tra 15 e 22 giri. Vedremo cosa succede, ma penso che saremo molto competitivi". 


Le gomme?
"Con le gomme nuove mi manca qualcosa rispetto all'anno scorso. Ho la sensazione che il rendimento tra nuovo e usato sia inferiore a quello dell'anno scorso, e non capisco perché. Questa è la differenza più grande e sento che devo migliorare in questo settore".

 

Gli avversari?

"Quando sai che ci saranno otto delle moto più veloci, cioè otto Ducati, sai che non sarà facile. Ma cosa posso fare se non fare del mio meglio? Non so cosa succederà in questa stagione, ma la mia preoccupazione è quella di migliorare la mia Yamaha e me stesso, e cercare di essere in grado di lottare sempre per il vertice. Se mi fisso con la mancanza di potenza, la mia mentalità sarà sbagliata. Non sono un ingegnere, quindi il massimo che posso fare è spingermi al limite e da lì vedere se sono capace di lottare per il campionato e per le vittorie, che è quello per cui sono qui. Ma ad essere onesti, non abbiamo fatto i passi che mi aspettavo. 

Quello che abbiamo è quello che avremo per la stagione. Forse possiamo trovare qualcosa, ma le differenze sono quelle che sono. La media era di 9 km/h in meno nel 2021, e oggi siamo 9 km/h dietro la moto più veloce. In altre parole, non abbiamo fatto nessun passo avanti. Ma insisto, non devo esserne ossessionato”.

 

Di: Manuel Pecino

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