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Aleix Espargaro è consapevole della forza di Aprilia ma anche di quella di Ducati. Così, dopo i primi tre giorni di test del 2023 a Sepang, non se la sente di mettere le moto di Noale in lizza per la vittoria del mondiale, come invece è stato l'anno scorso.
Al termine del weekend, nella classifica combinata dei tempi, Aleix è sesto e Vinales terzo. Tra loro, dal primo al nono posto solo Ducati.
“Alla vigilia pensavo ci sarebbe stati più cambiamenti, ma la verità è che la sensazione sia che il 2023 sarà il seguito del 2022, con una Ducati ancora più solida, perché non ha i problemi che aveva avuto l’anno scorso nei test. Tutti i loro piloti sono velocissimi sul passo, Martin è addirittura impressionante sul giro secco".
E l'Aprilia?
"L'Aprilia 2023 è migliorata in tutto rispetto al 2022, in tanti piccoli aspetti: il motore ha più giri, la velocità massima è cresciuta, la moto è più stretta e quindi più efficace nei cambi di direzione, l’aerodinamica rappresenta un masso in avanti. Ma ci serve più coppia ai bassi regimi: Albesiano mi ha assicurato che a Noale stanno lavorando al banco, a Portimao ci sarà un’ulteriore evoluzione. Poi, rispetto alla Ducati, dobbiamo fare un ulteriore passo in avanti in frenata: noi riusciamo a fermare la moto solo con l’anteriore, loro con entrambi i freni"
Tuttavia secondo Aleix Aprilia non è da titolo...
"Nel 2022 andava bene qualsiasi risultato, adesso non è più così: Aprilia ha investito molto, abbiamo una squadra satellite con due piloti di valore: è quasi obbligatorio lottare per le prime 4-5 posizioni. Ma non ce la faccio a dire che lottiamo per il titolo, non abbiamo ancora la struttura che ha Ducati”