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Non si vede in MotoGP dopo il 2024 ma per questi ultimi due anni di carriera è pronto a dare battaglia con la sua Aprilia. Parlando con Motorsport Magazin Aleix Espargaro ha detto: "Nel 2021, quando siamo saliti sul podio per la prima volta, nessuno credeva in noi. Nel 2022, quando abbiamo vinto la nostra prima gara, idem. Ora nessuno pensa che potremo ripeterci nel 2023. Ma io sì”.
È un grandissimo ottimista di natura, lo era quando stava lontano dal podio, figuriamoci adesso che ha lottato per il mondiale per tutta la stagione.
Ma Espargaro è determinato ad essere ancora la prima Aprilia, nonostante sappia che una buona stagione non è bastata per farlo diventare un top rider nell’immaginario collettivo: “Non ho lottato per il titolo per 15 anni, capisco di dover dimostrare ancora il mio valore. Nessuno per esempio dubita di Fabio Quartararo. Nelle ultime tre stagioni è sempre stato in ballo per il Mondiale. Se riuscirò a farlo anche quest'anno, nel 2024 ci saranno meno dubbi su di me”.
Anche la sua Aprilia è pronta per il 2023 e mette in campo anche un team satellite in cui Miguel Oliveira è la punta, indicato anche da Pecco Bagnaia come possibile sorpresa dell’anno.
Aleix crede che la squadra satellite sarà utile: "Sono convinto al 100% che questa nuova situazione mi aiuterà. Penso che la presenza di un team satellite sarà particolarmente importante per i nostri ingegneri. La Ducati ha avuto un grande vantaggio in questo senso. Potevano provare cinque cose diverse in una sola sessione, con così tanti piloti in griglia. Per noi non era possibile”.
Sul compagno di squadra: “Maverick andrà sicuramente forte nel suo secondo anno completo in Aprilia, è un pilota di grande talento. Ciò mi motiverà”.
Infine uno sguardo alla carta d’identità e una riflessione: “Adesso non mi vedo in MotoGP oltre il 2024. Quello che ha fatto Valentino è fantastico, ma non credo che avrò la forza di farlo. Dipende da come mi sentirò”.