MotoGP 2023. C’è una nuova centralina, ecco perché

MotoGP 2023. C’è una nuova centralina, ecco perché
Dorna Sport chiarisce le ragioni dell’arrivo della nuova ECU 2023 nella MotoGP. Equipaggia le nuove moto, mentre quelle degli anni scorsi continuano ad utilizzare le precedenti. Ma le prestazioni saranno uguali? Certo, assicura Dorna
7 marzo 2023

Dorna ha sbagliato qualche mossa, di recente. L’istituzione della Sprint Race (21 gare in più!) da un giorno all’altro, senza consultare i piloti e nemmeno i tecnici che li seguono, è tuttora mal digerita come ha evidenziato lo Zam nel suo podcast di domenica scorsa. C’è preoccupazione sulla sicurezza e il tema dei contratti è irrisolto. Ora si è parlato delle nuove centraline ECU, che arrivano in MotoGP ma non per tutti. Sono circolati molti dubbi, magari anche a sproposito. Tanto che Giovanni Zamagni ha chiesto e ottenuto un’intervista al direttore della tecnologia MotoGP Corrado Cecchinelli: la realizzerà nei giorni di test a Portimao.

Nel frattempo, sul sito ufficiale compare un articolo sulla nuova ECU (Engine Control Unit) adottata in MotoGP per la stagione 2023. Come sapete, l’ECU è essenzialmente il cervello della moto: raccoglie i dati trasmessi dai sensori montati sulla moto, li elabora tramite un software unificato, quindi governa gli attuatori di controllo per far funzionare correttamente il motore e gestirlo mediante le varie strategie. Nella MotoGP è progettata da Magneti Marelli ed è un componente hardware unificata per tutte le moto e tutti i team

Perché l’ECU è unificata? Perché in precedenza l’elettronica tutta era una grossa voce di costo per le case: l’unità comune garantirebbe che i costi non aumentino vertiginosamente e aiuta a mantenere una forte concorrenza.

La vecchia centralina ha già dieci anni

Il normale ciclo di vita di un'ECU va dai tre ai cinque anni. Tuttavia, con l'aiuto di Marelli, la durata della centralina utilizzata in MotoGP è stata di dieci anni facendo scorta dei componenti necessari. Agevolando così le case, sottolinea Dorna, che non hanno dovuto apportare modifiche al cablaggio e agli impianti elettrici delle loro moto per montare una nuova ECU.

Ora le nuove moto sulla griglia utilizzeranno la nuova ECU e sono state le fabbriche stesse (sempre così è scritto sul sito) a chiedere che la vecchia ECU continui ad essere utilizzata sui modelli degli anni precedenti. Sempre per controllare i costi, sia per le fabbriche sia per le squadre indipendenti che dovrebbero pagare il conto nei loro contratti di noleggio.

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Ci sarà una differenza di prestazioni?

Dorna lo esclude, assicura che nel 2023 non ci saranno vantaggi tecnici e prestazionali con la nuova ECU. Dicono che nella nuova unità c’è “una serie di aggiornamenti pronti sul campo per l'inizio della nuova era dei carburanti sostenibili, così come l'aumento delle misure di sicurezza in fase di sperimentazione, ma non c’è assolutamente alcun aumento della performance”.

Con i dati raccolti dalle case nella prima stagione di utilizzo della nuova ECU - conclude Dorna - verranno gettate le basi: ci si aspetta che l'unità fornisca prestazioni migliori la prossima stagione, quando ne disporranno tutti i team e tutti i piloti con l'arrivo della nuova era dei carburanti sostenibili.

Aspettiamo con curiosità l’intervista di Zam a Cecchinelli.